Cronache
Chiesa, il Papa nomina 13 nuovi cardinali: Milano resta a bocca asciutta

Il Papa ha nominato il primo cardinale afro-americano tra i 13 nuovi porporati. Nessuno di Milano fra i 6 italiani indicati
"Il prossimo 28 novembre, alla vigilia della prima domenica di Avvento, terro' un Concistoro per la nomina di 13 nuovi cardinali", è quanto ha annunciato inaspettatamente Papa Francesco al termine dell'Angelus di questa mattina. Molte novità fra queste nomine: ci sono sei italiani ma nessuno di Milano (di cui tre elettori) tra i 13 nuovi cardinali che verranno creati dal Papa Francesco. Si tratta di monsignor Marcello Semeraro, da poco nominato Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, al posto di Angelo Becciu; monsignor Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena e padre Mauro Gambetti, Custode del Sacro Convento di Assisi. Al collegio cardinalizio, non elettori per motivi di eta', vengono uniti il Nunzio in pensione, monsignor Silvano Tomasi, padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia e monsignor Enrico Feroci, parroco al Divino Amore e Roma ed ex direttore della Caritas diocesana.
Un'altra sorpresa è rappresentata dalla nomina del primo cardinale afro-americano tra i 13 nuovi porporati. Si tratta di Wilton Gregory, 72 anni, capo dell'Arcidiocesi di Washington DC, la capitale Usa. Wilton Gregory, originario del South Side di Chicago (nero, povero, lo stesso dove e' cresciuta Michelle Obama), si e' convertito al cattolicesimo da teenager. E' considerato un progressista. Come capo dei vescovi Usa, tra il 2001 e il 2004, ha reclamato una svolta in Vaticano per proteggere i bambini vittime degli abusi sessuali come emerso dallo scandalo rivelato dal Boston Globe nel 2002 e ricordato nel film candidato all'Oscar "Spotlight". Gregory era stato nominato dal Papa a capo della Chiesa di Washington il 4 aprile del 2019, non a caso lo stesso giorno dell'assassinio di Martin Luther King, ucciso a Memphis in Tennessee il 4 aprile del 1968. Il ruolo che il Papa ha affidato a Gregory a Washington, quasi anticipando le richieste del movimento contro il razzismo Black Lives Matter, e' considerato il piu' influente della Chiesa americana per la delicatezza e l'importanza delle relazioni con il potere politico. Tradizionalmente, l'arcivescovo di Washington ha stretti rapporti con i presidenti, i diplomatici nella capitale Usa e i leader della cultura.