A- A+
Cronache
Comitato europeo dei diritti sociali, violati i diritti sociali dei forestali

Con una decisione presa il 3 luglio e resa pubblica ieri, Il Comitato europeo dei diritti sociali ha giudicato che l’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato (Cfs) nell’Arma dei Carabinieri viola i diritti sociali dei dipendenti che, divenendo personale militare, hanno perso le libertà sindacali prima garantite. Con una riforma voluta nel 2016 dal Governo Renzi, il Corpo Forestale dello Stato, una polizia civile, fu stato soppresso e la massima parte del suo personale trasferito all’Arma dei Carabinieri, così confluendo nell’ordinamento militare dove non è garantita una piena libertà associativa sindacale e si nega la partecipazione dei lavoratori alla contrattazione collettiva attraverso i propri rappresentati.

Contro questi aspetti della riforma, non appena era entrata in vigore, gli ex sindacati del personale (l’Ugl-CFS ed il Sapaf) con i loro segretari Danilo Scipio e Marco Moroni, decidevano di rivolgersi al Comitato europeo, denunciando la violazione dei diritti riconosciuti della Carta sociale europea.

“ L’importanza della decisione -commenta l’avvocato Egidio Lizza, che ha assistito le sigle sindacali in Europa- risiede nel fatto che il giudizio del Comitato europeo arriva dopo aver soppesato le sentenze della Corte Costituzionale intervenute in materia. Le due sentenze della Consulta, la 120/2018 e la 170/2019, che da un lato avevano riconosciuto una limitata libertà sindacale nell’ordinamento militare e dall’altro ritenuto legittimo il transito in tale ordinamento dei Forestali, non sono evidentemente state giudicate sufficienti a garantire i diritti sociali minimi, che l’Italia dovrebbe garantire nel rispetto dei Trattati internazionali che ha sottoscritto in materia”.

Proprio a luglio la Consulta aveva giudicato l’accorpamento della Forestale ai Carabinieri non incompatibile con la nostra Costituzione.

Lo è evidentemente ai sensi del diritto internazionale -continua il legale- cui il nostro Paese, quale membro del Consiglio d’Europea, deve pur conformarsi. Il prossimo passo è il deposito in massa dei ricorsi alla Corte europea dei diritti dell’uomo: abbiamo ricevuto oltre 1.500 mandati dagli ex membri del Cfs intenzionati a chiedere conto al proprio Paese della violazione dei loro diritti e libertà fondamentali. Resta incomprensibile come, in una democrazia evoluta, si sia potuta concepire una riforma che ha militarizzato, d’emblée e contro la propria volontà, oltre 7.000 dipendenti civili”.

Intanto, diversi sono i progetti di legge presentati in Parlamento per il ripristino del Corpo Forestale dello Stato: da quello dei deputati Maurizio Cattoi (Movimento 5 Stelle), a quello di Silvia Benedetti (Gruppo Misto), di Luca De Carlo (Fratelli d'Italia) e di Claudio Barbaro (Lega).

Occorre che la politica faccia definitivamente propria l’esigenza di ripristinare un corpo di polizia civile specializzato nella tutela ambientale, imprescindibile presidio in un territorio sensibile come il nostro, tralasciando alcune trovate, come quella dei caschi verdi -conclude l’avvocato Lizza- che avrebbero l’unico fine di portare definitivamente a segno un progetto creato con l’unico obiettivo di eliminare diritti e tutele per coloro che, da sempre, hanno tutelato il nostro territorio, gravemente discriminandoli”.

 

 

Commenti
    Tags:
    partiticarabinieriforestaeuropa
    Iscriviti al nostro canale WhatsApp





    in evidenza
    World Press Photo, ecco la foto vincitrice del 2024

    La “Pietà” di Gaza

    World Press Photo, ecco la foto vincitrice del 2024

    
    in vetrina
    Fuorisalone, la guida di Affari agli eventi della Milano Design Week 2024

    Fuorisalone, la guida di Affari agli eventi della Milano Design Week 2024





    motori
    DS E-TENSE FE23 in Nero e Oro per l'E-Prix di Monaco

    DS E-TENSE FE23 in Nero e Oro per l'E-Prix di Monaco

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.