Cronache
Coronavirus, infezioni: il 70% in Rsa e in famiglia. Indice R con 0 sotto l'1

Notizie confortanti dalla conferenza del venerdì dell'Iss: scende l'indice R con 0 sotto l'1. Il che significa che una persona ha un tasso di contagiosità basso
Coronavirus, Iss: "Rsa e famiglie la maggior parte delle infezioni"
"La gran parte delle infezioni si verificano fondamentalmente dove si concentrano sostanzialmente le persone anziane e i disabili, poi c'è il livello familiare, quindi le strutture sanitarie e il livello lavorativo" ha spiegato Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), durante la conferenza stampa all'Iss su 'Covid-19, analisi dell’andamento epidemiologico e aggiornamento tecnico-scientifico'. Secondo uno studio preliminare condotto dall'Iss su circa 4.500 casi notificati tra l'1 e il 23 aprile, "il 44,1% delle infezioni si è verificato in una Rsa, il 24,7% in ambito familiare, il 10,8% in ospedale o ambulatorio e il 4,2% sul luogo di lavoro".
"La curva" epidemica "mostra che si riducono i sintomatici", e questo "un po' dappertutto", ha evidenziato poi Brusaferro aggiungendo: "Si riduce anche la quota di pazienti critici", e "sta crescendo l'uso dei tamponi sul territorio andando a intercettare precocemente i casi". Tanto che "sta crescendo la quota di pazienti paucisintomatici o asintomatici". Ma "anche nelle zone a bassa circolazione del virus ci sono comunque dei focolai, come nel Lazio, in Calabria, in Sicilia: globalmente l'intensità di circolazione si è molto ridotta, ma rimane la circolazione del virus", ha sottolineato i il presidente dell'Iss.
"Questo è il motivo per cui anche quando parliamo di allentare alcune misure - ha aggiunto - si esprime sempre la cautela e la necessità di muoversi passo passo, perché la situazione epidemiologica è nettamente migliorata ma non possiamo ignorare che il virus continua a circolare. Dobbiamo muoverci in maniera cauta, con misure progressive e con un continuo monitoraggio nel momento della riapertura perché la situazione è differenziata nel paese". "Da aprile aumenta il numero delle donne contagiate", ha fatto sapere ancora Brusaferro. Quanto ai decessi "l'età media delle donne è più elevata, e si conferma il fatto che le donne muoiono meno rispetto ai maschi nel nostro Paese".
Fase 2: Iss, senza cautele R0 torna sopra 1 in due settimane
Se non osservassimo le cautele del caso, a partire dal distanziamento sociale, in fase 2 si rischia di tornare con l'indice di contagio R0 sopra l’1 "in due settimane, anche meno". Lo ha detto Lo ha detto il direttore del dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità Gianni Rezza nel punto stampa all’Iss sull’andamento epidemiologico. "La soglia per riaprire? Per un epidemiologo dovrebbe essere zero - ha ribadito Rezza - ma è chiaro che un paese non può reggere un lockdown per due o tre mesi. E’ la politica che decide, sulla base dei dati. Poi ci sono altre variabili: la congestione delle terapie intensive, e in questo momento meno evidente anche in Lombardia, e questo permette di avere un certo margine nel momento in cui si dovesse verificare un nuovo aumento dei casi. Più si abbassa la curva più c’è margine. Si riaprono alcune attività produttive e commerciali ma va mantenuta alta la soglia di attenzione, mantenere il distanziamento sociale, anche più rigidi di ora. E infine conditio sine qua non, nel momento in cui si riapre dobbiamo fare attività lavorative o ricreative sempre in sicurezza, dovremo sapere che c’è qualcuno che sta lavorando per noi nelle Asl, sul territorio, nei dipartimenti di prevenzione, e che immediatamente sia in grado di identificare qualsiasi focolaio sul nascere. Quindi - ha concluso - diagnosi precoce dei casi, tamponi ai casi sospetti e ai contatti, misure di isolamento e quarantena. Meglio se ci sarà anche la app".
Coronavirus: Iss, primi focolai in Lombardia a fine gennaio
I primi focolai in Lombardia si registrano a fine gennaio, con qualche cluster di trasmissione, ma il grosso del contagio inizia intorno all'11-12 febbraio, per raggiungere poi l'indice di contagiosità di 3 a cavallo della scoperta del paziente 1 a Codogno. E' quanto emerso nel punto stampa all'Iss sull'andamento epidemiologico.