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Cronache
Coronavirus, boom epidemia: 6.387 malati, 1326 più di ieri, e 366 vittime
(fonte Lapresse)

"Il totale dei positivi è 6.387, 1.326 in piu' di ieri. Di questi 2.180 sono in isolamento domiciliare, 3.557 ricoverati con sintomi, 650 in terapia intensiva. I guariti di oggi sono 33 per un totale di 622, i deceduti sono 133 per un numero complessivo di 366". Lo ha detto il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, nella consueta conferenza stampa del pomeriggio, spiegando che i decessi di oggi sono 113 in Lombardia, 8 in Emilia Romagna, 1 nelle Marche, 5 nel Veneto, 2 in Liguria, 2 nel Lazio, 1 in Puglia, 1 in Friuli Venezia Giulia, mentre i numeri dei decessi per classi di età sono: 0-49 anni una persona, 50-59 anni una persona, 60-69 anni 14 persone, 60-69 39 persone, 80-89 60 persone, maggiori di 90 anni 18 persone.

Dai dati della Johns Hopkins University emerge che il nostro Paese è al secondo posto nel mondo, dopo la Cina, per numero di vittime e di contagi.

Coronavirus: Gallera, numeri da battaglia ma la sanità regge

Salgono a 257 i morti in Lombardia per Coronavirus. Lo ha reso noto l'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera. In un solo giorno nella Regione ci sono stati 113 decessi. Sono "numeri da battaglia" quelli dell'emergenza coronavirus in Lombardia "ma il sistema sanitario regge". Lo ha affermato l'assessore Giulio Gallera che ha comunicato che il numero dei positivi nella regione e' salito a 4189 positivi, 769 in piu' rispetto a ieri.

 

CORONAVIRUS: ALITALIA, A LINATE SOLO VOLI DOMESTICI, STOP A MALPENSA

Alitalia informa che, a seguito del Decreto del Presidente del Consiglio (Dpcm) odierno con le nuove misure di contenimento della diffusione del Coronavirus (Covid-19), ha predisposto un piano di ridimensionamento dei voli da e per gli aeroporti di Milano (Linate e Malpensa) e Venezia, che si aggiunge alle razionalizzazioni già effettuate nei giorni scorsi per il calo dei passeggeri dovuto alle misure restrittive e alla minore propensione agli spostamenti. Nel periodo indicato dal Decreto, quindi fino al 3 aprile, la compagnia effettuerà le seguenti modifiche: da Milano Linate verranno operati, da domani, solo collegamenti nazionali, con una riduzione di frequenze sulle rotte servite, mentre le destinazioni internazionali saranno raggiungibili con i voli via Roma Fiumicino; da Milano Malpensa, con decorrenza 9 marzo, sarà sospesa l'attività dopo l'arrivo del volo da New York AZ605, con atterraggio previsto alle 10.40; infine, da Venezia la compagnia continuerà ad operare con un numero minore di frequenze i collegamenti da/per Roma. I passeggeri coinvolti nelle cancellazioni potranno modificare gratuitamente le loro prenotazioni sui voli confermati o richiederne rimborso secondo le modalità indicate sul sito Alitalia.com.

Coronavirus, Speranza: "Crisi senza precedenti"

"Voglio continuare a credere che questo sia un grande Paese, che si ritrova di fronte ad una situazione di effettiva difficoltà e di serietà. Inedita rispetto al passato. E' un fatto completamente nuovo, non è mai accaduto prima, a livello globale. Ci troviamo ad affrontare una crisi che, sinceramente, è senza precedenti. Penso che il Paese abbia la forza e l'energia per andare avanti". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, rispondendo a Lucia Annunziata durante la trasmissione 'In mezz'ora', su Rai Tre. "Abbiamo bisogno di un patto vero con le persone. I comportamenti virtuosi di ciascuno sono decisivi. I decreti non bastano. Tutto quello che stiamo facendo è sicuramente utile e importante. Ma senza una scelta di natura individuale, senza comportamenti corretti da parte di ciascuno, la battaglia diventerà sempre più complicata da giocare", ha aggiunto.

"La blindatura delle prime zone rosse è sostanzialmente superata. Anche perché la situazione epidemiologica è cambiata", ha detto soffermandosi sui provvedimenti appena varati. "Queste decisioni che stiamo assumendo sono ispirate dai nostri scienziati - ha ricordato - Il messaggio di fondo che diamo è molto netto all'opinione pubblica: questo virus non è uno scherzo. E' una questione seria, che mette a dura prova le nostre strutture sanitarie, che stiamo provando a rinforzare" anche con atti presi nelle scorse ore. Ma l'obiettivo è quello di "contenerne la diffusione, e dunque atteggiamenti consoni e il rispetto di queste norme" è importante.

Coronavirus: Osapp, detenuti in rivolta per modifiche a colloqui

"In questo momento a seguito delle modifiche introdotte dal governo rispetto alle modalita' di colloquio nelle carceri tra detenuti e familiari, a causa dell'infezione da Coronavirus sono in corso proteste dei detenuti negli istituti penitenziari di Napoli Poggioreale, Modena, Frosinone, Alessandria San Michele; battiture delle inferriate da parte dei reclusi sono, inoltre, in atto da parte dei detenuti a Foggia e Vercelli. Mentre questa mattina un centinaio di persone hanno richiesto di effettuare i colloqui presso la Casa Circondariale di Napoli Secondigliano stazionando per alcune ore.". A dare la notizia e' L'OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) per voce del Segretario Generale Leo Beneduci.

Beneduci aggiunge: "il nostro auspicio che i detenuti comprendessero le misure assunte dal governo nel loro intento di tutelare la salute degli stessi reclusi oltre che dei loro familiari e del personale non sembra essere stato esaudito; cio' nonostante in questo particolare momento - indica ancora il leader dell'Osapp - si devono individuare nelle proteste in atto gravi carenze nell'organizzazione e nella 'catena di comando' tra l'Amministrazione Centrale e gli enti periferici della stessa amministrazione laddove si appalesa un'assenza di coordinamento tra il centro e la periferia e nelle direttive che gli enti territoriali dovrebbero ricevere dall'amministrazione centrale rispetto al fatto ad esempio che i reclusi non dovrebbero subire danni o ritardi nel ricevimento dei pacchi - corrispondenza o delle somme di denaro che di regola ricevono dai loro familiari. "Come peraltro specificato dall'Osapp - prosegue Beneduci - l'impreparazione del sistema e i disagi ingiustificati del personale in particolare di polizia penitenziaria che si trova a dover correre ai ripari rispetto all'emergenza in atto trovano motivazione nell'attuale lassismo dell'amministrazione penitenziaria centrale e nel disinteresse del Ministro Bonafede che non hanno ritenuto da mesi di prestare attenzione ai molteplici segnali di allarme provenienti dagli istituti penitenziari sul territorio nazionale e che trovano oggi alibi di manifestarsi a seguito delle misure assunte dal governo a significare, che ad avviso dell'Osapp, nell'attuale legislatura ovvero mediante la prossima dovranno necessariamente invertirsi politiche penitenziarie eccessivamente improntate a favorire la popolazione detenuta indipendentemente dalla natura e dalla gravita' dei reati commessi."

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