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Cronache
Coronavirus, Milano piomba nell'ansia. La vita in città ai tempi dell'epidemia

Stamattina a Milano, al risveglio, non ho sentito i soliti rumori della città: le voci della gente per strada, i clacson delle macchine, il borbottio del viavai cittadino. Spesso di prima mattina catturo dalla mia camera, per abitudine, rumori e suoni. Oggi e anche ieri non è andata così.

Distesa ho pensato a tante cose: a quanta gente già dal risveglio era in preda alla paura del coronavirus. In particolare mi sono chiesta quale ossessione l’avrebbe accompagnata nell’arco della giornata. Per un attimo ho pensato di iniziare un diario per annotare invece le mie paure e riflessioni su ciò che vivo in questi giorni a Milano. Di appuntare persino il numero di volte che mi lavo le mani. Da stamattina sono già alla ventesima volta, nessuna ossessione o compulsione, ma essendo andata fuori per la spesa... poi ho svuotato le sporte, ho lavato l’insalata, e dopo la frutta, e poi ho caricato la lavastoviglie sciacquando prima i piatti, e subito dopo ho preparato il caffè... insomma se si chiama prevenzione un numero non esiguo di volte non si può non raggiungere. E la giornata non è ancora finita, mi laverò ancora e ancora le mani in proporzione alle faccende domestiche da sbrigare...

Ieri sono andata in farmacia con una mascherina e dei guanti. Un gruppo di operai appena mi ha vista uscire è scoppiato a ridere, ma io imperterrita ho continuato a camminare, a essere sincera un po’ mi veniva da ridere, e svoltato l’angolo ho riso, ma riso per la tensione, per tentare di smaltirla, per trovare il coraggio di accettare persino l’utilizzo di una mascherina che può suscitare paura negli altri, che si può trasformare in ilarità come è accaduto al gruppo di operai sulla mia strada.

Ma nel tempo dell’incertezza abbiamo forse altra scelta? Alcuni amici parlano di ansia generalizzata. È vero, è tutto vero, per fortuna possiamo esternarla l’ansia del contagio del virus, razionalmente proviamo a difenderci come meglio possiamo: in casa o per strada mettendo persino una mascherina da molti sconsigliata perché non adatta a difendersi dal contagio. Sarà...

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