Coronavirus, due morti. Primi casi anche a Milano e Torino
Coronavirus, seconda vittima italiana: una 75enne al pronto soccorso di Codogno
Due vittime, primi casi in grandi città come Torino e a Milano, 40 contagi in Lombardia e 12 in Veneto. Sono questi, nel tardo pomeriggio di sabato, i numeri del coronavirus in Italia. Il secondo caso di decesso che potrebbe essere legato al Covid-19, a quanto apprende l'Adnkronos da fonti qualificate, è una donna di Casalpusterlengo: aveva 77 anni e viveva da sola. La donna non avrebbe saputo di essere ammalata ed è deceduta in casa. Il tampone sarebbe stato fatto dopo la sua morte. "L'anziana è risultata positiva ma le cause non sono ancora note" dice l'assessore al Welfare lombardo Giulio Gallera, aggiungendo che "aveva una serie di patologie". "Post mortem il tampone è risultato positivo. Non è ancora stata effettuata l'autopsia o gli altri esami e non sappiamo se sia morta a causa del coronavirus o per altre situazioni. In ogni caso la annoveriamo come caso di decesso per coronavirus".
Dodici i casi in Veneto, compreso il pensionato morto ieri sera (Adriano Trevisan, 78 anni, di Vo' Euganeo, prima vittima europea del Coronavirus) e tre nel Lazio. Primo caso accertato anche in Piemonte: si tratta di un uomo torinese che e' entrato in contatto con la famiglia lombarda gia' contagiata. Mentre buone notizie arrivano dallo Spallanzani di Roma: sia il ricercatore italiano che l'uomo cinese ricoverati per coronavirus sono ormai negativi al test. L'italiano addirittura sarà dimesso, mentre il cinese e' fuori dalla terapia intensiva. Migliora anche la moglie. Scatta il protocollo dei medici di famiglia: in caso di febbre, triage telefonico senza venire in studio per non mettere a rischio gli altri pazienti.
LA CRONACA DELLA GIORNATA ORA PER ORA
19.00 Coronavirus: Oms, "Preoccupati per Italia"
L'Organizzazione mondiale della Sanita' (Oms) ha espresso preoccupazione per "cio' che e' stato riferito dall'Italia e dalla Corea del Sud e per come il virus si stia diffondendo in altre parti del mondo". Lo ha dichiarato il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante un briefing nella mattinata con l'Unione africana. "La Cina ha segnalato all'Oms 75.569 casi, di cui 2.239 decessi. I dati provenienti dalla Cina continuano a mostrare un declino in nuovi casi. Questa e' una buona notizia, ma deve essere interpretata con molta cautela. E' troppo presto per fare previsioni su questo focolaio", ha aggiunto il numero uno dell'organizzazione. "Al di fuori della Cina, ci sono ora 1.200 casi in 26 Paesi, con 8 morti", ha continuato.
A preoccupare in particolare gli esperti e' "il numero di casi senza un chiaro legame epidemiologico, quali la storia dei viaggi in Cina o il contatto con casi confermati". Cosi' come risulta allarmante la situazione in Iran dove sono stati gia' confermati 28 casi con 5 decessi. "L'Oms ha fornito kit di test all'Iran e continueremo a fornire ulteriore sostegno nei prossimi giorni e nelle prossime settimane", ha spiegato Tedros. "Ma oltre a cio' - ha insistito - la finestra delle opportunita' si sta restringendo". Un'equipe internazionale di esperti guidata dall'Oms si e' recata in Cina la scorsa settimana e ora e' in viaggio verso il focolaio di Wuhan. "Ogni giorno che passa, sappiamo un po' di piu' su questo virus e sulla malattia che causa. Sappiamo che oltre l'80% dei pazienti subisce una malattia lieve e si riprende. Ma l'altro 20% dei pazienti si ammala in modo grave o critica, che va dalla mancanza di respiro allo shock settico e all'insufficienza multiorgano. Nel 2% dei casi segnalati, il virus e' fatale e il rischio di morte aumenta con l'eta' avanzata del paziente e con le condizioni di salute preesistenti", ha spiegato il direttore generale. "Vediamo relativamente pochi casi tra i bambini. Sono necessarie ulteriori ricerche, ovviamente, per capire il perche'", ha ammesso. La piu' grande preoccupazione continua a essere il potenziale di diffusione di Covid-19 nei Paesi con sistemi sanitari piu' deboli, Africa in testa.
18.57 Coronavirus: primo contagiato nel milanese, ha 78 anni
E' un uomo di 78 anni l'anziano di Sesto San Giovanni (Milano) risultato positivo al Coronavirus. L'uomo, a quanto si apprende, era ricoverato all'ospedale San Raffaele da cinque giorni.
18.45 Coronavirus: terzo caso nel cremonese, 40esimo in Lombardia
Terzo caso accertato di Coronavirus in provincia di Cremona e 40esimo in Lombardia. A quanto viene riferito da fonti della Regione Lombardia, si tratta di un paziente già da alcuni giorni ricoverato all'ospedale di Crema. In questo momento sono state attivate le procedure di identificazione dei contatti diretti, anche perchè non si è ancora ricostruita la modalità di contagio.
18.40 Coronavirus: Milano in ansia, ma nessun contagio
Trenta chilometri dal centro di Milano al 'centro' del contagio, il Lodigiano. E se nella metropoli lombarda ancora non è stato registrato nessun caso, la preoccupazione è comunque palpabile, tanto che lo stesso primo cittadino, il sindaco Beppe Sala non ha esitato ad invitare i milanesi "quando possibile, a ridurre la socialità e seguire le norme igieniche”. E ci si prepara ad affrontare un'eventuale situazione d'emergenza. A fare da 'apripista' nella scelta della prudenza, il tribunale di Milano. La cittadella della Giustizia alla sua riapertura, lunedì, non sarà agibile ai comuni cittadini: “Su disposizione dei capi dell’ufficio - si legge in una circolare interna consultata dall'AGI - si comunica che lunedì 24/02 tutti gli uffici, comprese le segreterie dei pm, saranno chiusi al pubblico fino a nuova disposizione. Fuori dai rispettivi uffici verrà affisso un avviso per il pubblico, in cui si comunica che tutte le istanza devono essere depositate presso gli sportelli U.R.P. (Ufficio Relazioni con il Pubblico)”.
A muoversi anche la Curia meneghina che ha dato disposizione perché l'ostia consacrata venga consegnata durante la Messa nelle mani dei fedeli e non direttamente in bocca. La città mostra un'apparenza normale. Il centro è preso d'assalto come sempre nei giorni festivi. Molti anche i turisti ad affollare piazza Duomo, la Galleria e il Castello. Anche i centri commerciali e gli esercizi pubblici restano pieni come in un normale weekend, ma nei supermercati gli scaffali di disinfettanti e presidi medici come guanti e mascherine sono stati svuotati dai clienti. E non manca chi indossa la protezione al naso e alla bocca, soprattutto alla Stazione Centrale, il principale crocevia di viaggiatori. "Di liquidi sterilizzanti - spiega una farmacista al Gratosoglio, nella periferia Sud del capoluogo lombardo - ne abbiamo ordinati questa mattina 10 scatole. In quattro ore sei le abbiamo già vendute". Anche qui 'razzia' di mascherine. Vengono continuamente ordinate e finiscono subito.
Non sono bastate dunque neanche le rassicurazioni dell'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, che in conferenza stampa ha più volte insistito: "Ad oggi escludiamo che a Milano si possa ritenere che ci sia una situazione" riconducibile a un caso di contagio da Coronavirus. I controlli su persone che temevano di essere contagiate sono stati oltre un centinaio "e continueranno", ha ribadito Gallera, "ma tutti negativi". Il timore resta e tra i milanesi non si parla quasi d'altro. Ad aver paura molti negozianti. Le grandi catene, seguendo le direttive, hanno invitato i propri dipendenti che abitano nelle zone del contagio a restare a casa ma "chi ci assicura sui clienti?", si sfoga una cassiera di una multinazionale dello shopping alle porte di Milano, "dovrebbero lasciarci andare tutti a casa". A esentare dal lavoro i dipendenti residenti negli 11 Comuni del Lodigiano 'a rischio' diverse grandi aziende, molte delle quali daranno vita dove possibile al telelavoro, e lo stesso comune di Milano. "Continueremo a tenere aperti tutti i servizi e i nostri uffici - ha però voluto sottolineare Sala - Sui servizi basici non cambia nulla”. Sarà rinviato invece "un concorso che era previsto in settimana con migliaia di persone da tutta Italia”: si tratta di un evento eccezionale, quindi “aspettiamo a farlo, non succede nulla”, ha rassicurato. Concludendo: “Si naviga a vista e domani ci rivedremo”. Rassicurazioni anche dal prefetto. “Siamo pronti e ci stiamo attrezzando per poter adottare tutti i provvedimenti necessari”, ha detto Renato Saccone, "sarà necessario agire in piena concordanza con le linee nazionali”. Domani, inoltre, “ci sarà una riunione in mattinata sull’igiene pubblica” perché Milano è una “grande città” dove le complicazioni potrebbero essere “importanti ma anche le risorse” sono altrettanto ingenti.
18.10 Coronavirus: Veneto, i conti con la vulnerabilità
Qualsiasi sarà l’evoluzione del coronavirus nei prossimi giorni e mesi il Veneto sarà per sempre ricordato per il triste primato di aver registrato il primo decesso. Si è trattato di un 77enne, padre dell’ex sindaco del paese, residente nel placido e tranquillo comune collinare di Vo’ Euganeo. Tremila cinquecento anime che per ragioni al momento ancora inspiegabili appare oggi come un’enclave del virus tanto che dei 12 casi positivi al momento accertati in Veneto 11 sono stati riscontrati a Vo’ Euganeo. Gli occhi sono puntati su una comunità di cittadini cinesi che frequentavano lo stesso bar dove i primi due contagiati erano soliti giocare a carte. La seconda catena di contagio, per ragioni altrettanto inspiegabili, la si è riscontrata a Mira, comune del veneziano che sorge lungo la splendida Riviera del Brenta. Episodi che diventano, nei tristi e angosciosi giorni in cui anche l’Italia si è scoperta vulnerabile al virus, casi di studio. “Si tratta di casi-scuola perché nessuna delle persone coinvolte non ha avuto nessun contatto da un portatore primario quindi si puo’ dire che questi tre casi dimostrano che il virus e’ ubiquitario come accade per la sindrome influenzale che non si sa da chi lo si ha preso. A questo punto immagino che avendo casi di questo tipo, senza contatto e senza caratteristiche di pazienti sospetti, siano la dimostrazione che avere altri casi di contagio sia assolutamente possibile”, ha spiegato il governatore del Veneto Luca Zaia, in prima linea fin da subito nell’emergenza.
Il tutto considerando che Vo’ Euganeo e Mira potrebbero non essere casi isolati e che se da un lato si sono isolati comuni e vietate ogni tipo di aggregazione e manifestazione dall’altro l’emergenza cade proprio nei giorni clou del carnevale di Venezia. Mentre nella città lagunare nel weekend sfileranno maschere provenienti da ogni parte del mondo il piccolo comune di Vo’ Euganeo e’ infatti un comune fantasma con negozi chiusi, manifestazioni sospese, messe cancellate, ufficio deserti e scuole chiuse. Si e’ addirittura vietato agli autobus di fermarsi mentre si risulta letteralmente blindato l’ospedale di Schiavonia (Monselice) dove erano stati inizialmente ricoverati i due primi contagiati. L’ospedale conta all’interno ancora diverse decine di pazienti e medici che non possono avere contatti con il mondo esterno. Davanti a questo è stata nel frattempo allestito un ‘campo base’ con tende riscaldate per portare avanti uno screening che dovrebbe interessare almeno 4200 persone (piu’ tutte quelle che da qui in avanti si dovessero presentato in qualsiasi pronto soccorso del Veneto con sintomi compatibili con il coronavirus).
17.59 VIRUS CINA: MATTARELLA "CONFIDO IN SENSO DI RESPONSABILITÀ E UNITÀ"
"Desidero esprimere riconoscenza ai medici, al personale sanitario, ai ricercatori, alle donne e agli uomini della Protezione civile e delle Forze armate, a quanti in questi giorni si stanno impegnando - con abnegazione e generosita' - per fronteggiare e arginare il rischio di diffusione del coronavirus. Il ministero della Salute e le Regioni con territori in cui sono presenti casi di contagio stanno operando con tempestivita' e hanno approntato i protocolli necessari ad affrontare l'emergenza, potendo contare su un sistema sanitario in grado di reagire con efficacia. Questa richiede anche la piena collaborazione di tutta la popolazione secondo le indicazioni delle autorita' sanitarie". Cosi' il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Sono vicino a quanti sono stati colpiti e alle loro comunita' che vivono momenti di comprensibile ansia. Rivolgo un pensiero alle due vittime ed esprimo solidarieta' ai loro familiari. Confido che senso di responsabilita' e unita' di impegno assicurino la migliore e piu' efficace risposta a tutela della salute dei nostri concittadini", conclude il capo dello Stato.
17.44 Coronavirus: Sala, consigliamo a gente di ridurre socialita'
"Consigliamo alla gente quando possibile di ridurre la socialita' e di avere norme igieniche". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, al termine di un vertice in prefettura.
17.43 Coronavirus: Sala, terremo aperti uffici pubblici
"Continueremo a tenere aperti tutti i servizi e i nostri uffici. Sui servizi basici non cambia nulla". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, al termine di un vertice in prefettura a Milano sull'emergenza Coronavirus. "Rinvieremo un concorso che era previsto in settimana con migliaia di persone da tutta Italia", si tratta di un evento eccezionale, quindi "aspettiamo a farlo, non succede nulla", ha rassicurato il primo cittadino. Concludendo: "Si naviga a vista e domani mattina alle 10 ci rivedremo".
17.33 Coronavirus: 40enne contagiato a Torino, primi sintomi giovedi'
L'uomo di 40 anni residente a Torino, primo contagiato di Coronavirus in Piemonte, ha accusato i primi sintomi giovedi' mattina. Una leggera tosse a cui ha fatto seguito una febbre moderata. Da quanto apprende l'AGI, mercoledi' aveva giocato a pallacanestro con alcuni amici. Il ricovero e' avvenuta stamattina, quando all'Amedeo di Savoia il test ha dato esito positivo. La moglie e i due bimbi dell'uomo si trovano a casa e saranno sottoposti a breve a test specifici.
17.08 CORONAVIRUS: PROCURA MILANO CORREGGE IL TIRO, LUNEDI' VALUTA SE CHIUDERE UFFICI A PUBBLICO'
"Errata corrige! Su disposizione dei capi dell'ufficio si comunica che lunedì 24 febbraio, tutti gli uffici, comprese le segreterie dei pm, saranno chiusi al pubblico fino alle ore 9.30. Entro tale orario, la dirigenza valuterà e comunicherà nuove o ulteriore disposizione in merito". Con questa mail interna la PROCURA di Milano corregge il tiro in merito ai provvedimento da prendere rispetto al Coronavirus. Al quarto piano del Palazzo di giustizia c'è chi commenta così: "Grande è la confusione sotto i cieli".
15.39 IL PUNTO SULLA SITUAZIONE IN LOMBARDIA. Coronavirus: 39 contagiati, una vittima
Sale ancora il numero dei contagiati da coronavirus in Lombardia e tocca quota 39. Confermato dai test 'post mortem' anche il nesso tra il decesso della donna di 77 anni morta a Codogno in casa propria e il virus. "Aveva una serie di patologie - ha detto l'assessore lombardo al welfare Giulio Gallera - è stato fatto un tampone ed è risultata positiva. Non possiamo dire se è morta a causa del coronavirus e il nesso di casualità". Conferme anche sul fatto che tutti i contagi (45 nel Lodigiano, 2 nel Cremonese e due nel Pavese) derivano tutti da un unico focolaio che ruota intorno a Codogno. "Possiamo dirlo in maniera certa”, ha ribadito Gallera. "Tutte situazioni di positività hanno avuto contatti con il pronto soccorso dell’ospedale di Codogno, dove il primo paziente, il 38enne ricoverato per primo, si è recato per la prima volta il 18 febbraio". Dubbi ancora invece sul 'paziente zero': "Non escludiamo nessuna opzione, non è detto che sia lui la fonte, potrebbe anche essere uno dei nuovi casi emersi", ha insistito l'assessore. "Il cognato dell'uomo che è stato in Cina è positivo, e non ci risulta abbia avuto contatti con altri - premette - ma non escludiamo altre strade, emergono nuovi casi e può anche essere che lo zero sia uno dei nuovi casi emersi.Agiamo a 360 gradi, è chiaro che individuarlo è una chiave di volta importante".
Proseguono anche le operazioni di accertamento coi tamponi: “Abbiamo il 13% di positivi rispetto ai tamponi effettuati”, al momento 259. Il “contagio è evidente - ha sostenuto ancora Gallera - quindi questo virus ha una contagiosità molto forte”, ma la sua “modalità” di diffusione è “ordinaria”. “Non è una situazione di pandemia - ha continuato - e speriamo di non esserci mai. A parte i comuni interessati non ci sono indicazioni che sul resto della Regione debbano essere adottate misure di alcun tipo dal punto di vista sanitario. Non c'e motivazione scientifica che su altri comuni debbano essere adottate misure". Esclusi anche casi a Milano, la cui voce si era diffusa in mattinata. La Regione nel frattempo è in attesa di un riscontro da parte del governo, ha reso noto il governatore Attilio Fontana - sul possibile uso di strutture militari per le quarantene. Uno potrebbe esser a Milano-Baggio. Rimangono intanto isolati 11 comuni nella bassa lodigiana tra paure e difficoltà. Chiusi esercizi pubblici, impianti sportivi, scuole e stazioni, iniziano le difficoltà per gli approvvigionamenti. Difficiltà anche per le aziende. “Da ieri, insieme all’Inps, stiamo monitorando gli sviluppi e studiando le contromisure da adottare per i lavoratori delle aziende situate nell’area interessata dall’ordinanza del Ministero della Salute d’intesa con la Regione Lombardia”. Dice il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo. “Una - spiega - l’abbiamo già individuata ed è quella di concedere loro la Cassa integrazione ordinaria (Cigo): trattandosi di un evento imprevedibile, qual è questo, non c’è bisogno di una norma ad hoc. È un primo ma tempestivo intervento che possiamo mettere in campo e - conclude - siamo pronti a predisporne altri qualora ve ne fosse la necessità”.
15.20 Coronavirus: scuole e impianti chiusi a Piacenza fino al 25/2
E' stata prorogata fino a martedi' prossimo la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado a Piacenza e nel territorio provinciale, oltre agli eventi pubblici legati ai festeggiamenti del Carnevale. Fino al 25 febbraio, compreso, e' stata disposta anche la chiusura degli impianti sportivi pubblici: e' quanto e' stato deciso al termine di una riunione in Prefettura alla presenza del sindaco Partrizia Barbieri e del Prefetto, Maurizio Falco oltre ai vertici dell'Azienda sanitaria locale. Si tratta, da quanto si apprende, di misure preventive visti i contagi da coronavirus avvenuti nel basso lodigiano, territorio confinante con Piacenza. Un secondo vertice in Prefettura, dopo quello di questa mattina, e' previsto nel tardo pomeriggio, alle ore 18.
15.13 Coronavirus: Fontana, attesa risposta Governo su uso caserme
"Una delle proposte fatte" dalla Regione Lombardia al Governo "si riferisce all'uso di una delle due strutture" militari individuate a Milano e a Piacenza, in particolare l'ospedale militare di Baggio alle porte di Milano e' "stato approntato" e puo' ospitare i primi trasferimenti.
15.00 Coronavirus: Gallera, 13% positivi a tamponi in Lombardia
"Abbiamo il 13% di positivi rispetto ai tamponi effettuati", al momento 259. Il "contagio e' evidente, quindi questo virus ha una contagiosita' molto forte", ma la sua "modalita'" di diffusione e' "ordinaria". Lo ha detto l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera.
14.50 Coronavirus: Fontana, 12 contagiati in Veneto
Sono 12 al momento i contagiati in Veneto dal Coronavirus: lo ha sottolineato il presidente della Lombardia Attilio Fontana in conferenza stampa.
12.42 Coronavirus: chiuse in ospedale Schiavonia 450 persone
Sarebbero 450 in tutto le persone chiuse da ieri pomeriggio all'interno dell'ospedale di Schiavonia (Padova) a causa dell'allarme da coronavirus. Di questi, 300 sono pazienti e 150 i dipendenti della struttura. Per tutti e' prevista l'effettuazione del tampone per accertare l'eventuale contagio. L'ospedale di Schiavonia ha complessivamente 300 posti letto e 600 dipendenti. Anche il personale che non si trovava ieri nei reparti sara' sottoposto ai test.
12.30 Coronavirus: Oms, preoccupa aumento casi non legati a Cina
Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha espresso preoccupazione per l'aumento dei contagi da coronavirus fuori dalla Cina. ''Nonostante il numero totale dei casi registrati fuori dalla Cina resti relativamente piccolo, siamo preoccupati per il numero dei casi che non hanno un chiaro legami epidemiologico, come una storia di viaggio in Cina o contatti con un caso confermato'', ha detto Ghebreyesus. ''E' anche morivo di preoccupazione come il virus si stia diffondendo il altre parti del mondo''. Il direttore generale dell'Oms ha quindi ribadito che ''si sta restringendo la finestra di possibilità'' per contenere il virus. ''La nostra preoccupazione più grande continua a essere quella che si diffonda in quei Paesi dove il sistema sanitario è più debole'', ha affermato.
12.22 Coronavirus: Fontana, 32 persone colpite in Lombardia
Sono 32 le persone contagiate dal coronavirus in Lombardia. Lo ha affermato il presidente della Regione, Attilio Fontana, in collegamento con la Protezione civile a Roma.
11.17 Coronavirus: 34 i contagiati in Italia, due le vittime
Sono 34 al momento i casi accertati di contagio da coronavirus in Italia. Oltre alle due vittime - una in Veneto e una in Lombardia - ci sono state 27 positivita' in Lombardia, 3 nel Lazio (la coppia di turisti cinesi e il ricercatore italiano rientrato da Wuhan) e 2 in Veneto.
11.13 Coronavirus: Cremona, secondo caso a Pizzighettone, 7 sospetti
Sono sette in tutto i ricoverati in ospedale a Cremona con sintomi che potrebbero essere compatibili con il Coronavirus. Le analisi vengono effettuate a Pavia, per cui e' necessario attendere i tempi tecnici. Dopo il caso della donna di Sesto Cremonese accertato nella notte, un altro malato conclamato sarebbe stato accertato a Pizzighettone. Su quest'ultimo caso, pero', la Ats non ha ancora conferme ufficiali.
10.30 Seconda vittima italiana del coronavirus
Una donna in Lombardia con sospetto coronavirus e' morta in ospedale in mattinata. Era in attesa del test dopo il ricovero per polmonite, potrebbe essere il secondo decesso per coronavirus nel nostro Paese. Intanto continuano a crescere i contagi. Nella notte altri due positivi: uno a Cremona, un uomo di Sesto Cremonese ricoverato da 5 giorni nel reparto di pneumologia dell'ospedale di Cremona, 16mo caso in Lombardia, e un altro in Veneto, a Dolo, dove sono tre i casi confermati e dove ieri sera si e' registrato il primo morto in Italia, un pensionato 78enne. Di prima mattina sono arrivati a Pratica di Mare i 19 italiani a bordo della Diamond Princess rimpatriati dal Giappone: per loro scatta ora la quarantena alla Cecchignola. Alle 12 nuovo vertice in Protezione Civile con il premier Giuseppe Conte.
10.55 Coronavirus: contagi e conferme, comunicazione nel caos
L'esplosione del coronavirus in Italia ha fatto saltare anche i normali canali di comunicazione, che finora era stata demandata sostanzialmente al ministero della Salute, alla Protezione Civile e alla Regione Lazio per quanto riguarda i tre casi ricoverati allo Spallanzani. Da ieri, invece, le fonti si sono improvvisamente moltiplicate, con l'inevitabile conseguenza di creare confusione nei numeri. Di fronte all'evidenza dei due nuovi, preoccupanti focolai, in Lombardia e Veneto, le Regioni, i Comuni, persino le Asl, hanno spontaneamente scavalcato l'iter comunicativo che si era consolidato finora, ossia un primo tampone in loco, la segnalazione di possibili casi sospetti allo Spallanzani dove viene fatto un nuovo test, il test di conferma all'Istituto Superiore di Sanita' e finalmente, solo allora, la comunicazione ufficiale di un nuovo caso di coronavirus nel nostro Paese. Cosi' almeno e' stato per i primi tre casi, la coppia di turisti cinesi e il ricercatore italiano. Ieri invece sono stati comunicati casi anche non confermati (basti pensare che in serata l'Iss dava ancora la conferma per il solo 38enne ricoverato a Codogno). E la moltiplicazione delle fonti ufficiali inevitabilmente porta confusione nelle cifre e nelle informazioni. La donna morta in Lombardia, presunto secondo decesso per il virus, ad esempio era ancora in attesa del test di conferma, quindi secondo i "vecchi" criteri non sarebbe ancora possibile ufficializzarne il caso. A questo quadro gia' caotico si aggiunge il fatto che inevitabilmente, con la psicosi seguita alle notizie di ieri, si moltiplicano i falsi sospetti in giro per l'Italia: ieri sera per esempio il Grassi di Ostia ha comunicato autonomamente di aver inviato un paziente "sospetto" allo Spallanzani per verifiche, cosa che non deve aver fatto piacere all'assessore regionale D'Amato che si e' affrettato a precisare in una nota che il caso non desta preoccupazioni.
10. 35 Coronavirus: test negativi per uomo ricoverato ieri a Bergamo
Sono risultati negativi i test per accertare la presenza del coronavirus effettuati su un uomo ricoverato ieri sera all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. L'uomo e' residente nella provincia di Bergamo.
09.30 Tutti gli spostamenti del 38enne lodigiano
Su Mattia, il 38enne contagiato nel lodigiano, emergono dettagli preoccupanti in relazioni ai contatti avuti. "Mattia e' molto conosciuto a Codogno e quando ancora non gli era stato diagnosticato il coronavirus era andato a trovarlo un gruppo di persone in ospedale, due coppie e un quinto amico". Lo ha dichiarato all'AGI un conoscente della famiglia, anche lui di Codogno. Infettata anche la moglie, insegnate in maternita', incinta di 8 mesi, portata all'ospedale 'Sacco' di Milano. Le sue condizioni appaiono buone. Trenord ha comunicato la chiusura delle stazioni ferroviarie di Codogno, Casalpusterlengo e Maleo. "Siamo molto preoccupati perche' il Paese e' piccolo, ci conosciamo tutti, abbiamo contatti continui. Tutte le persone che erano in contatto con lui ora sono in quarantena, in attesa dei risultati dei primi esami", spiega il conoscente. "La citta' e' spettrale, quasi tutti i negozi sono chiusi. La gente ha paura di uscire di casa. Inoltre non sappiamo l'origine del contagio, non abbiamo idea di quanto possa essere diffuso", continua. Mentre il commissario per l'emergenza coronavirus, Angelo Borrelli, ha spiegato che sono gia' state individuate "due strutture su Milano e Piacenza per 150-180 persone in totale" per l'isolamento delle persone entrate in contatto con chi e' stato colpito. "Non abbiamo nessuna difficolta' ad individuare le strutture di cui avessimo bisogno", ha aggiunto.
09. 15 Coronavirus: Zaia, terzo caso Veneto conferma che e' ubiquitario
Il governatore del Veneto Luca Zaia, entrando nelle riunione di crisi in corso oggi a Marghera (Venezia), ha confermato il terzo caso positivo al coronavirus. Si tratta di un uomo di Mira del '53 ricoverato ora in terapia intensiva a Padova. "Questo ultimo e' un altro caso di scuola perche' non ha avuto nessun contatto da un portatore primario quindi si puo' dire che questi tre casi dimostrano che il virus e' ubiquitario come accade per la sindrome influenzale che non si sa da chi lo si ha preso - ha continuato - Immagino che casi di questo tipo, senza contatto e senza caratteristiche di pazienti sospetti, siano la dimostrazione che avere altri episodi di contagio sia assolutamente possibile".
09.07 Coronavirus: Sileri, si apre fase diversa; un errore dividersi
"E' possibile che i numeri del contagio rimangano questi. Ma e' probabile che salgano ancora". Il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, in una intervista al "Corriere della Sera" sottolinea che "la situazione e' cambiata. Finora avevamo solo casi importati e contenuti. Adesso abbiamo un contagio secondario, cioe' avvenuto sul territorio nazionale. Era ragionevole pensare che sarebbe potuto accadere. Ma e' chiaro che siamo entrati in una fase diversa". La quarantena obbligatoria per chi arriva dalla Cina andava imposta prima? "Con il senno di poi sono bravi tutti - risponde Sileri - I numeri ci hanno dimostrato che in quel momento la scelta giusta da fare era un'altra. Chiudere i voli diretti con la Cina, una misura che non e' stata presa da altri Paesi europei e per la quale siamo stati anche criticati. E controllare tutte le persone che rientravano con i termoscanner". Altre misure in arrivo? "A livello nazionale per il momento non credo. Siamo in una fase di management del contagio secondario che era gia' stata messa in conto, come dimostrano le misure che sono state prese per quanto riguarda il focolaio in Lombardia". Eppure Salvini chiede le dimissioni del premier. "Non scherziamo - conclude il viceministro - In un momento difficile come questo serve unita', condivisione. Serve, soprattutto, far parlare gli scienziati. Il virus non ha confini, e' un nemico che non vedi. Se ci dividiamo pure tra noi, non andiamo da nessuna parte".
09.00 Oggi nuova riunione d'urgenza della protezione civile con il premier Giuseppe Conte
Sempre oggi, il ministro per i Rapporti con il Parlamento D'Inca' sara' a Marghera per una riunione operativa.
Conte invita la popolazione a non lasciarsi prendere dal panico mentre il ministro della Sanita' Roberto Speranza assicura: "Siamo convinti che il servizio sanitario nazionale sia all'altezza di questa sfida". Di Maio esorta il Paese "all'unita', perche' sono ore delicate". Giorgia Meloni, leader FdI, ha dato la sua disponibilita' "a dare una mano".
Renzi e' sulla stessa linea: "Con l'emergenza tutti sostengano il Governo". FI assicura "piena collaborazione", ma non Salvini che invita il Governo "a blindare i confini". In Veneto, il comune di Vo' Euganeo e' stato isolato ed e' cominciato lo screening della popolazione. Vi sarebbero altri risultati positivi ma da confermare. Nonostante il test negativo della donna ricoverata all'ospedale di Piacenza, oggi resteranno chiuse le scuole nel piacentino. Stop anche alle feste di carnevale e alle manifestazioni sportive. La provincia di Piacenza confina con quella di Lodi.
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