Cure Stamina: sì a lui, no alla sorella

E' affetta dalla stessa malattia neuro degenerativa del fratello ma Erika Bonavita non potrà essere curata con la terapia Stamina. La donna non ha ottenuto l'autorizzazione dei giudici a sottoporsi alle cure compassionevoli per il morbo di Newmann Pick. Al contrario il tribunale del Lavoro la scorsa settimana aveva espresso parere positivo per il fratello
È la seconda volta che la magistratura si esprime in maniera contraria alla terapia per la donna che ora ha 35 anni: in primo grado già il giudice Patrizia Visaggi si era detta contraria. Il padre aveva fatto ricorso in appello, e questa volta la corte presieduta da Marco Buzano ha sostenuto la legittimità dell'Aifa nel disporre il blocco della terapia.
Nel caso di Salvatore invece, solo pochi giorni fa, il giudice Mauro Mollo aveva acconsentito a somministrargli le cellule staminali dopo aver guardato un filmato che dimostrava i benefici ottenuti dal ragazzo dopo un ciclo di cure effettuate nel 2008. La cura era stata messa sotto inchiesta dalla procura di Torino e da allora è sempre stata al centro di polemiche e discussioni che hanno diviso la comunità scientifica e i giudici.