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Cronache
Discoteche chiuse in tutta Italia. Coronavirus, nuove restrizioni del governo

Discoteche chiuse in tutta Italia. Coronavirus, nuove restrizioni del governo

Le discoteche verranno chiuse alla luce dell'aumento dei contagi coronavirus (oltre 600 nel sabato di ferragosto e quasi 500 in queste ultime ore): sospesa l'attività fino al 7 settembre. E' il risultato del vertice urgente tra Governo e Regioni dedicato alle discoteche e ai luoghi da ballo (presenti i ministri di Sanità, Regioni e Sviluppo economico, Roberto Speranza, Francesco Boccia e Stefano Patuanelli). L'esecutivo ha pronto un provvedimento di ristoro dei guadagni perduti. Ricordiamo che venerdì il governatore del Veneto, Luca Zaia e quello dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini avevano firmato un'ordinanza che disponeva l'obbligo di mascherine mentre si balla e con i locali a capienza dimezzata (sino ad oggi solo Calabria e Basilicata avevano invece deciso di chiudere le discoteche). Ora questa decisione del governo che uniformerà la situazione in tutta Italia.

Coronavirus, stretta anche sulle mascherine

Stretta anche sulle mascherine: saranno obbligatorie dalle 18 alle 6 anche all'aperto in luoghi dove è possibile la formazione di assembramenti.

Fase 3: Patuanelli, in dl agosto sostegni a gestori discoteche

"Il danno atteso dalla chiusura delle discoteche e' grosso ma non vedo alternative, serve maggiore attenzione per evitare di tornare ai dati di marzo". E' quanto ha detto, secondo quanto viene riferito, il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, intervenendo al vertice tra Governo e Regioni durante il quale e' stato deciso lo stop alle discoteche su tutto il territorio nazionale. "Faremo il possibile per dare un sostegno economico alle attivita' che avranno delle perdite, trovando delle poste di ristoro specifiche anche nel dl agosto", ha aggiunto.

Coronavirus: Speranza firma ordinanza sospensione ballo

"Sto firmando una nuova ordinanza che prevede: 1. Sospensione delle attivita' del ballo, all'aperto e al chiuso, che abbiano luogo in discoteche e in ogni altro spazio aperto al pubblico. 2. Obbligo di mascherina anche all'aperto dalle 18 alle 6 nei luoghi dove c'e' rischio di assembramento. I numeri del contagio in Italia, anche se tra i piu' bassi in Europa, sono in crescita. Non possiamo vanificare i sacrifici fatti nei mesi passati. La nostra priorita' deve essere riaprire le scuole a settembre in piena sicurezza." Cosi' il ministro della Salute, Roberto Speranza, in merito alle nuove misure di contrasto al diffondersi del contagio da Covid-19.

Fase 3: Speranza, ripresa casi significativa. Diamo un segnale al Paese

"Propongo di firmare ordinanza perche' la ripresa dei casi e' significativa anche alla luce dei contagi nel contesto europeo". E' quanto ha detto, secondo quanto si apprende, il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo al vertice con le Regioni. Con l'ordinanza che impone lo stop alle discoteche su tutto il territorio nazionale, ha affermato "diamo un segnale al Paese che bisogna tenere alta l'attenzione". 

Fase 3: Boccia, Paese sicuro ma limitare assembramenti

"Restiamo uno dei paesi piu' sicuri al mondo per la sicurezza sanitaria; questa condizione non e' casuale ma figlia dei sacrifici che abbiamo fatto e che vanno difesi". Cosi', secondo quanto si apprende, il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, durante il vertice tra il governo e le Regioni sulla chiusura delle discoteche. "Ora - ha aggiunto - e' il momento di andare avanti ma limitando al massimo le attivita' che presuppongono contatti fisici e assembramenti incontrollabili. Utilizziamo il passaggio parlamentare del Dl agosto per ristorare le attivita' che subiranno perdite". 

CORONAVIRUS: REGIONI POTRANNO ADOTTARE ULTERIORI MISURE RESTRITTIVE SU DISCOTECHE

Non sarà possibile per i presidenti di Regione allargare le maglie delle decisioni del governo per quanto riguarda la chiusura delle discoteche ma sarà consentito, qualora la situazione epidemiologica lo richieda, adottare ulteriori misure restrittive. E' quanto si apprende da fonti di governo al termine della videoconferenza con i governatori.

Discoteche, con stop 4 miliardi fatturato in fumo

I gestori dei locali da ballo in Italia in un anno fatturano circa quattro miliardi di euro. Una cifra che rischia di andare in fumo con lo stop definitivo a causa della pandemia da Sars-Cov2. I gestori puntano a chiedere compensazioni come il taglio dell'Iva al 4% e la possibilita' di chiedere la Cig per i lavoratori.

CORONAVIRUS: SILB "DISCOTECHE CAPRO ESPIATORIO"

"La conferenza Stato regioni decreta la chiusura delle attivita' di intrattenimento. Prendiamo atto del provvedimento, basato su un aumento dei contagi. Non ci sentiamo responsabili. Le nostre attivita' hanno lavorato al pari di altri settori della societa': la gente vive a contatto e spesso si assembra in ogni dove da due mesi a questa parte. In spiaggia, al bar, per strada, ovunque. Nonostante cio' tutte le attivita' restano aperte". Cosi' Maurizio Pasca, presidente Silb Fipe - Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da ballo e di spettacolo - commenta la decisione di chiudere i locali da ballo. "Ma la discoteca e' come sempre un grandioso capro espiatorio. Capro espiatorio di piaghe sociali come l'alcol, la droga, la violenza, che secondo le statistiche trovano sfogo al di fuori di essa e non dentro. E ora - aggiunge -, capro espiatorio di un virus che ci risulta di carica virale bassissima. Secondo il titolare del reparto di microbiologia di Treviso, addirittura difficile da trovare. Abbiamo sanificato, tracciato, imposto regole come tutti. E ora pare che l'avanzamento del virus sia imputabile a noi, ai giovani e alle vacanze". "Ma una cosa faremo: osserveremo nei prossimi mesi se a DISCOTECHE chiuse il contagio si fermera'. Lo osserveremo attentamente. e agiremo di conseguenza. Per ora, chiediamo al Governo aiuti fattivi per le nostre aziende, che sono chiuse da fine febbraio e hanno dipendenti, affitti, tasse da pagare come tutte le altre realta' imprenditoriali. A fine emergenza, chiariremo a media e opinione pubblica la sostanza di un pregiudizio vergognoso. Qualunque categoria sociale ha le pecore nere. Cio' non significa che la categoria sia nera. Se un insegnante vessa i ragazzi non significa che tutto il corpo docente sia da infamare. Se uno su tremila non rispetta le regole non significa che gli altri 2.999 siano rei di comportamenti irresponsabili. La discoteca -conclude - e' un luogo come altri. Gestita da imprenditori che fanno rispettare le regole. I comportamenti non sono imputabili al luogo, bensi' agli esseri umani che li compiono. Dentro una discoteca cosi' come altrove". 

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