Dj Fabo, siluro dei cattolici ai radicali: "Basta con le campagne di morte" - Affaritaliani.it

Cronache

Dj Fabo, siluro dei cattolici ai radicali: "Basta con le campagne di morte"

"Fermare le campagne di morte". Il siluro dei cattolici a Cappato. "Basta finanziamenti a Radio Radicale": la petizione online

Dj Fabo: il Club Santa Chiara contro l'eutanasia e il finanziamento a Radio Radicale. Al via la campagna online per raccogliere le firme

"Oggi, dopo la notizia del suicidio del giovane Dj Fabo, lanciamo una campagna firme da presentare al Parlamento affinché cessi al più presto il finanziamento pubblico a Radio Radicale. E' ora di dire basta a questa cultura della morte. Non è più tollerabile che siano i cittadini a dover pagare per sostenere queste illegali campagne di morte dei radicali".

Lo annuncia ad Affaritaliani.it Marco Palmisano, Presidente del Club Santa Chiara Compagnia di Comunicazione, associazione che raccoglie intellettuali di area cattolica e che punta a "tradurre la dottrina di Papa Francesco nella vita sociale e civile". In particolare, dato che il Club Santa Chiara riunisce numerosi dirigenti, imprenditori, giornalisti e singoli operatori del mondo della comunicazione, l'obiettivo è quello di rappresentare e tutelare la qualità dei prodotti e dei contenuti in relazione al mezzo televisivo, a internet, alla stampa, agli editori, agli sponsor, alle aziende e alle autorità pubbliche e istituzionali.

Un attacco ai radicali, quindi, che arriva dal cuore più profondo della cultura cattolica italiana. "E' stato fin qui troppo tollerato il finanziamento pubblico da 15 anni erogato a favore di Radio Radicale pari a oltre 7 milioni di euro/anno". La campagna di sottoscrizioni firme, per i cittadini che vogliono aderire, sarò online a partire dalle 17 di oggi pomeriggio a questo indirizzo: http://www.clubsantachiara.com/club-santa-chiara-contro-leutanasia-e-il-finanziamento-a-radio-radicale/

Marco Palmisano stigmatizza "l'atteggiamento del radicale Marco Cappato che strumentalizza la triste vicenda esultando per questo ennesimo caso di suicidio assistito e amplificato dal partito radicale".

"Nessuno osa dire niente - prosegue Palmisano - perché finché Pannella era vivo era un'icona intoccabile. Ma, se è lecito che ciascuno abbia le sue idee, è anche vero che non si capisce perchè debbano essere i cittadini italiani a continuare a pagare le illegali campagne di morte dei radicali".

"L'iniziativa dei radicali - spiega ancora Palmisano - pesca in una cultura di morte che, col pretesto di favorire finte libertà personali, viene meno al sacro principio della inviolabilità della vita dal suo concepimento fino alla morte. Un conto è essere liberi è un conto essere padroni, mentre l'esperienza della vita insegna a chiunque abbia ancora un po' di ragionevole buon senso che della propria vita nessuno è padrone".

A queste ragioni di carattere umano e morale si aggiungono quelle di carattere civile e legale per le quali "a tutt'oggi favorire la pratica dell'eutanasia è a tutti gli effetti un reato punito dal nostro codice". "E' ora - conclude Palmisano - che tutti gli uomini di buona volontà prendano posizione di fronte all'ennesimo affronto alla vita perpetrato dai Radicali in dispregio alle leggi della nostra nazione".

club santa chiara