Donne crocifisse, l'incubo del mostro. Guarda le foto dell'omicidio
Il corpo senza vita di una donna è stato trovato legato al cavalcavia di via Ugnano nella periferia di Firenze. Sul posto la polizia. La zona è quella al confine tra Firenze e Scandicci, alla periferia ovest del capoluogo toscano. La donna è stata trovata nuda "a braccia larghe come se fosse crocifissa". Secondo quanto raccontano gli abitanti, di notte la zona è frequentata da prostitute. La donna viene descritta come giovane e di carnagione bianca sui trenta anni, forse originaria dell'est Europa. A terra, sotto il corpo, sono state trovate chiazze di sangue. La vittima indossava solo le scarpe, mentre i vestiti sono stati recuperati a un chilometro di distanza.
L'ipotesi degli inquirenti è che si tratti di una prostituta uccisa da un cliente. Secondo gli investigatori, il modo in cui la donna è stata legata, la crocifissione, è casuale e chi lo ha fatto non aveva in mente alcun fine 'simbolico'.
LA FIGLIA - Aveva una figlia Andrea Cristina Zamfir, la donna romena di 25 anni trovata morta legata ad una sbarra ieri alle porte di Firenze. La giovane, che gli inquirenti ritengono conducesse una vita sregolata, risiedeva nella zona di Sesto Fiorentino, con un compagno, che sarebbe stato con lei anche nel pomeriggio precedente alla sua morte. Non e' noto se l'uomo fosse anche il padre della bambina. Pochissimo si conosce della vittima, preda di un sempre piu' probabile maniaco seriale. Non risultano suoi profili sui principali social network e, secondo gli investigatori, non era una prostituta abituale. Gli agenti della Squadra Mobile di Firenze che svolgono le indagini, sulle quali vige il massimo riserbo, stanno vagliando vecchi casi analoghi avvenuti negli ultimi dieci anni almeno, a Firenze ed altre province. Non risultano comunque omicidi consumati in modo analogo. L'autopsia sulla vittima, violentata, poi morta e trovata legata ad una sbarra con del nastro da pacchi, si svolgera' domani e potrebbe aiutare a stabilire le cause del decesso. Ancora non e' chiaro se la vittima sia morta prima o dopo essere stata legata alla sbarra
IL MOSTRO - Ma la paura è tanta: 40 anni fa da queste parti cominciava l'incubo del mostro: 14 morti, sedici se si aggiungono i primi due del 1968. Otto duplici omicidi nel capoluogo toscano. L'inchiesta portò alla condanna in via definitiva di Mario Vanni e Giancarlo Liotti, i cosiddetti "compagni di merende", responsabili di 4 dei duplici omicidi. PAccian, condannato in primo grado a più ergastoli, fu assolto in appello e morì prima di essere sottoposto a un nuovo processo di appello a seguito dell'annullamento nel 1996 della sentenza di assoluzione da parte della Cassazione.
IL PRECEDENTE - Anche un anno fa, nello stesso posto e nella stessa posizione in cui è stato trovato il cadavere della donna, fu trovata viva una prostituta violentata e rapinata: anche allora la donna era stata legata alla sbarra. A ricordare l'episodio è una donna che vive nei pressi e che la notte scorsa ha sentito dei lamenti indistinti, ma non è uscita da casa poiché era sola e la zona, ha detto, è spesso frequentata da prostitute e tossicodipendenti. Il precedente risale al marzo dello scorso anno