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Cronache
Esame da magistrati: negli scritti dei promossi strani segni di riconoscimento

Esame da magistrati: negli scritti dei promossi strani segni di riconoscimento

L'esame per diventare magistrati è stato una farsa. Lo hanno scoperto due studenti bocciati dopo un esposto pervenuto recentemente sul tavolo del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, e del vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura. A firmarlo sono due candidati usciti dalla prova con il marchio «non idoneo». Hanno presentato - si legge sul Giornale - formale richiesta di accesso agli atti del concorso. Hanno potuto esaminare uno per uno i tre temi dei 301 candidati vincitori. E sono rimasti di sasso. Per alcuni dei promossi, si sarebbe potuto dire ciò che Francesco Saverio Borrelli diceva di alcuni giovani colleghi: «Non mi chiedo come abbiano fatto a vincere il concorso, mi chiedo come siano riusciti a laurearsi».

In attesa di vedere come reagiranno ministro e Csm, - prosegue il Giornale - c’è qualcuno che dovrà esprimersi per forza: il Tar del Lazio, cui i due candidati respinti si sono rivolti per chiedere l’annullamento della prova. tra i temi dei 301 vincitori, sono emerse diverse lacune. Dall'2uso sbagliato dei congiuntivi" a "frasi non di senso compiuto" a "difficoltà con l'analisi logica". Ma il dato più inquietante è che alcuni di questi temi presentano stranezze grafiche che potrebbero averli resi riconoscibili da parte della commissione.

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