Garlasco, la verità del papà di Andrea Sempio: "Soldi prestati dalle mie sorelle per le spese legali" - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 12:16

Garlasco, la verità del papà di Andrea Sempio: "Soldi prestati dalle mie sorelle per le spese legali"

A Mattino Cinque il padre di Andrea Sempio nega ogni ipotesi di corruzione: "I 40 mila euro erano prestiti familiari per pagare gli avvocati. Il ‘pizzino’? Spese di bollo, non tangenti"

Nel corso dell’ultima puntata di Mattino Cinque è intervenuto il padre di Andrea Sempio, tornando sulla questione dei circa 40mila euro finiti sotto osservazione della Procura di Brescia. L’uomo respinge categoricamente l’ipotesi che quella somma sia stata usata per corrompere l’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti.

«Prima di tutto, l’idea della corruzione non ci ha mai neppure sfiorati», afferma. «La verità è molto più semplice: ho ricevuto un prestito di circa 40mila euro dalle mie sorelle per sostenere le spese legali di mio figlio. Eravamo tre avvocati, e andavano pagati. Parliamo di versamenti dilazionati: mille, duemila, tremila euro alla volta, mai cifre tonde.»

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A riaccendere il dibattito, però, è stato il famoso “pizzino”, trovato durante una perquisizione, sul quale sarebbe comparsa una nota con scritto: «20-30 Venditti G. Parchivia». Il padre di Sempio dà un’altra spiegazione: «Per me quelle erano semplici annotazioni relative ai documenti, alle marche da bollo, alla pratica. Non hanno nulla a che vedere con accordi o soldi destinati a Venditti.»

La famiglia, racconta, è stata recentemente oggetto di accertamenti della Guardia di Finanza: «Hanno preso appunti, fogli, promemoria. Tutte cose fatte per tenere traccia di quello che pagavamo. Il resto sono interpretazioni.»