Green pass, università in mobilitazione: 30.000 studenti contro l'obbligo

In ogni caso, tutti gli studenti si danno appuntamenti fisici il sabato pomeriggio: per conoscersi, per confrontarsi. Alcuni amministratori anticipano la redazione di  una carta dei valori e  il chiarimento  delle strategie a breve termine per opporsi al Green Pass nelle università.

Si ribadisce l’intento di chiedere istanze vere e cose fattibili e non avere un approccio di scontro. Una giovane di 29 anni, sulla chat di Napoli, racconta della sua decisione, del sogno di  iscriversi a storia reso poco percorribile dalle restrizioni sui treni  “le restrizioni e le discriminazioni introdotte sono una delle pagine più vergognose della storia italiana” sostiene la ragazza, dichiarando  di essere stata minacciata da familiari per le proprie idee.

Alcuni gruppi specificano che l’adesione deve essere individuale, non come nuclei organizzati ed esortano a fare attenzione a strumentalizzazioni che possono danneggiare una rete giovanile nascente.

Vengono viste con preoccupazione iniziative come quelle di Pisa, dove appaiono già “annunci di case che si affittano solo a studenti con GP”. Nel gruppo Firenze, l’approccio è molto determinato, con dritte di natura legale (“i rettori non possono chiedere nulla se non sono presenti pubblici ufficiali”). Per i prossimi giorni, in tutti i gruppi, si attendono discussioni di proposte operative e date per ulteriori incontri.