Grillo Jr., il racconto della notte: "Immobilizzata e costretta a bere vodka"
Roberta e Silvia rompono il silenzio e dopo la denuncia per violenza dichiarano: "Arrivati a casa nessuno era già ubriaco". Ma spunta una bottiglia di vodka
Ancora caos sul caso Ciro Grillo e sul presunto stupro avvenuto due estati fa in Sardegna. Dopo la denuncia per violenza e le indagini in corso, il racconto delle ragazze– riportato dal Corriere della Sera– aggiunge particolari importanti su quella notte. “Ero sobria, mi rendevo conto di ciò che accadeva, così come ho già detto per gli altri ragazzi e per Silvia. Certamente ero molto stanca perché avevamo fatto molto tardi…”, ha raccontato Roberta al procuratore capo di Tempio Pausania Gregorio Capasso e alla sua sostituta Laura Bassa. Quella notte quindi sia Roberta che Silvia, appena arrivate nella villetta di Ciro Grillo, non erano ubriache.
"Finita la pasta e sparecchiato tutto Roberta si addormenta sul divano mentre Silvia, ancora sobria, subisce la prima delle violenze che racconta ai magistrati", prosegue il Corriere della Sera. Ma non è tutto. Secondo la versione di Silvia raccontata dai carabinieri le violenze riniziano fra le 8.30 e le 9 del mattino, ma stavolta con una variante: la presenza di una bottiglia di vodka. Secondo il racconto della ragazza, i ragazzi l'avrebbero afferata per i capelli, e costretta a berne "mezza bottiglia", per poi avere "rapporti di gruppo". Versione che è stata poi negata dagli amici di Ciro Grillo. Vittorio Lauria- riporta il Corriere della Sera- ha raccontato a Non è l’Arena che "l’ha bevuta lei per sfida, “gocciolandola" e che "non era tanta, era un quarto". Qualcuno dei tre- conclude il CorSera- ha aggiunto davanti ai pm che 'era pure allungata'.
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