Il governo taglia sulla sanità. "Meglio mollare subito o perdo 400€ al mese"
Un cardiochirurgo: "Volevo restare fino a 70 anni ma mi conviene uscire ora a 65. La nuova norma sulle pensioni mi penalizza". Ottomila medici pronti a lasciare
Sanità, un medico esce allo scoperto: "Lascio". Il boomerang dei tagli alle pensioni
Medici e infermieri annunciano un maxi sciopero per il prossimo 3 dicembre. La decisione arriva in seguito alla decisione presa dal governo Meloni di tagliare le pensioni ai dipendenti sanitari. A preoccupare è il fatto che la maggior parte dei nostri dottori - si legge su La Stampa - ha già i capelli bianchi e molti di loro per evitare di perdere fino a un quarto dell’assegno saranno tentati di appendere anzitempo al chiodo il camice. "Avevo fatto domanda per restare fino a 70 anni, ma ora penso di pensionarmi subito per evitare il taglio", ammette Gerardo Anastasio, 65 anni, cardiochirurgo dell’azienda ospedaliera universitaria pisana. Che, come tanti, due conti se li è già fatti "e ho scoperto che con le misure della manovra andrei a perdere tra i 350 e i 400 euro al mese", afferma. Per poi ammettere: "Ho sempre lavorato nel pubblico ma tornando indietro me ne andrei in Olanda o in Germania, dove a chi fa la mia professione vengono offerte migliori condizioni di lavoro e carriera oltre che retribuzioni molto più alte". Sono almeno 8 mila i professionisti che lasceranno il posto entro il prossimo anno. I sindacati avvertono il governo: "Siamo pronti a ricorsi monstre".
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Sanità al collasso, Pd pronto a scendere in piazza
"Non capiamo - tuona la segretaria del Pd Schlein - come faccia la maggioranza a non fare emendamenti, l’impianto della manovra arrivato in Senato è carente, fa tagli soprattutto sulla sanità pubblica. Su tutti questi temi faremo un lavoro di raccordo e coordinamento politico con le altre opposizioni. Certamente sui temi del lavoro, torneremo alla carica sul salario minimo, sicuramente sulla casa, perché i temi venuti fuori oggi dagli studenti non possono essere di un solo gruppo politico e noi chiederemo anche alla maggioranza di sostenere le loro istanze e certamente ci sarà un accordo con le opposizioni. Su sanità, disabilità, transizione ecologica e ambiente faremo operazioni parlamentari di coordinamento tra le opposizioni". La segretaria dem annuncia: "Scendiamo in piazza il prossimo 11 novembre per difendere il salario minimo e la casa".
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