Ubi Banca: la richiesta di arresto per Bazoli, la figlia e altre 14 persone - Affaritaliani.it

Cronache

Ubi Banca: la richiesta di arresto per Bazoli, la figlia e altre 14 persone

Inchiesta Ubi Banca: la Guardia di Finanza chiese di arrestare Giovanni Bazoli, sua figlia Francesca e altre 14 persone, tra questi Emilio Zanetti

LA GUARDIA DI FINANZA CHIESE DI ARRESTARE BAZOLI E SUA FIGLIA

La Guardia di Finanza chiese di arrestare Giovanni Bazoli, sua figlia Francesca e altre 14 persone nell'ambito dell'inchiesta su Ubi Banca. A rivelarlo e' Panorama nel numero in edicola. La richiesta di custodia cautelare e' stata presentata alla fine del 2015 a conclusione di un'informativa di 181 pagine inoltrata alla Procura di Bergamo e firmata dal generale Giuseppe Bottillo, comandante del Nucleo speciale polizia valutaria, e dal colonnello Gabriele Procucci, responsabile del Terzo gruppo Sezione tutela del risparmio. La custodia cautelare nei confronti di Bazoli, tuttora presidente emerito di Intesa Sanpaolo, era stata chiesta ai sensi dell'articolo 274 del codice di procedura penale sulla base del pericolo di reiterazione del reato.

LE FIAMME GIALLE VOLEVANO L'ARRESTO DI ALTRE 14 PERSONE TRA CUI EMILIO ZANETTI

Le conclusioni con la sollecitazione delle misure cautelari, particolarmente avvertita dagli investigatori, non e' stata evidentemente condivisa dai magistrati. Le Fiamme gialle avevano chiesto un analogo provvedimento per tutto il vertice dell'istituto: Victor Massiah, amministratore delegato, e 12 componenti del consiglio di sorveglianza e del consiglio di gestione: Mario Cera, Andrea Moltrasio, Franco Polotti, Armando Santus, Antonella Bardoni, Pierpaolo Camadini, Alberto Folonari, Italo Lucchini, Federico Manzoni, Mario Mazzoleni, Enrico Minelli e Flavio Pizzini. Infine la Finanza chiedeva l'arresto anche di Emilio Zanetti, indicato come 'consigliere di sorveglianza "di fatto" del gruppo Ubi', qualifica attribuita peraltro anche allo stesso Bazoli e alla figlia).

DOPPIA INCHIESTA SUL CASO UBI BANCA

La Procura di Bergamo ha notificato a tutti gli indagati l'avviso di conclusione delle indagini preliminari il 17 novembre scorso, ma Panorama e' venuto a conoscenza di una seconda inchiesta condotta sempre dalla Procura di Bergamo e dalla Guardia di Finanza su presunte violazione delle norme sui conflitti d'interesse.

CONFLITTO DI INTERESSE: INDAGANO ANCHE BANKITALIA E BCE

Su questo sarebbero avviate indagini anche da parte della Banca d'Italia e della Banca centrale europea, con ispezioni contabili e amministrative. Intanto a Milano la Procura che indaga su Iw Bank, controllata da Ubi, ha inviato una serie di avvisi di garanzia a consiglieri, ex consiglieri, dirigenti ed ex dirigenti per una serie di ipotesi di reato: associazione a delinquere, riciclaggio, concorso in riciclaggio, autoriciclaggio, concorso in autoriciclaggio, sottrazione fraudolenta di beni al pagamento delle imposte, violazione degli obblighi di adeguata verifica.

IL SODALIZIO BRESCIA-BERGAMO E LA "MAFIA CATTOLICA"

Dalle carte emergono metodi e terminologia davvero preoccupanti. Dai documenti, come scrive La Verità, emergono ricatti, pressioni, riunioni segrete e termini come "patti tra gentiluomini", "garante", "mafia cattolica". In una intercettazione tra il presidente del consiglio di gestione FRanco Polotti e l'allora vicepresidente di sorveglianza Alberto Folonari spunta anche la parola "mafia". Dice Folonari: "Senti c'è uno che comincia a rompermi le palle, e l'ho detto anche a Nanni (Bazoli, ndr), è Camadini (consigliere della banca, ndr) crede di... non lo so io!". Polotti: "Beh, Alberto allora...". E Folonari: "Mafia cattolica".