Influenza, ospedali in tilt. A Torino pronto soccorso sfondato
E' scoppiata l'epidemia di influenza e molti ospedali sono già in difficoltà, con i Pronto Soccorso "intasati": nelle ultime due settimane la media degli accessi è aumentata del 20-30%. Come riferito dalla Società italiana di medicina di emergenza-urgenza (Simeu), "al San Giovanni Bosco di Torino i pazienti, esasperati dall'attesa, hanno addirittura sfondato le porte".
Il culmine dell'epidemia si presenterà verso la fine di gennaio e l'inizio di febbraio. L'ultimo rapporto della rete di sorveglianza (InfluNet) gestito dall'Istituto Superiore di Sanità indica che fino a ora l'influenza ha colpito circa 2 italiani su 1.000, per un totale stimato di circa 700.000 casi. Come osserva l'Associazione dei Microbiologi Clinici Italiani (AMCLI) la fascia più colpita è quella dei bambini da 0 a 4 anni, in cui si osserva un'incidenza di quasi 6 casi per 1.000 assistiti, seguita dalla fascia 5-14 anni (2,25 casi su 1.000), 15-64 anni (1,89 casi su 1.000) e infine dai 65 anni in su (0,86 casi su 1.000).
"Non stupisce che i più colpiti siano i bambini e gli adolescenti e che l'incidenza cali con l'aumentare dell'età", afferma Mariapaola Landini, direttore della Microbiologia di Bologna e membro del direttivo AMCLI. "Il virus che sta circolando maggiormente è di tipo A H1N1, quello che ha causato la pandemia del 2009 e, mentre gli adulti hanno avuto a che fare con virus simili tra gli anni '70 e '90 e sono parzialmente protetti, i bambini e gli adolescenti sono completamente privi di difese".