Jacopo e Carmine De Simone, la violenza nel sangue: a ciascun fratello il suo delitto - Affaritaliani.it

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Jacopo e Carmine De Simone, la violenza nel sangue: a ciascun fratello il suo delitto

Bergamo: Jacopo è accusato di aver ucciso sabato un 26nne negli tra ultras a Bergamo; per Carmine, rapina finita in tragedia

di Redazione News

Il karma dell'assassino: Jacopo e Carmine, la violenza nel sangue: a ciascuno il suo delitto

Lui figlio naturale, il fratello figlio adottivo, 7 anni di differenza ma uniti da un triste destino comune: Jacopo De Simone, 18 anni e Carmine Francesco De Simone, 25 anni sono entrambi in carcere, e per mamma e papà il dramma di vederli dietro le sbarre: loro che sono tutti e due dipendenti del Tribunale di Bergamo.

La famiglia d'origine: brave persone

Stavolta gli psicologi sono smentiti: non è la famiglia d'origine a creare due “delinquenti” ma uno speciale karma sociale che ha visto il “piccolo” seguire le orme del fratello maggiore. Jacopo è stato arrestato sabato notte perché accusato di aver ucciso il 26enne Riccardo Claris negli ultimi istante di una folle rissa tra tifosi bergamaschi e tifosi interisti. Anzi, più che tifosi, andrebbero definiti ultras senza confine tra sport e la violenza e tra civiltà e inciviltà.

 

 

Carmine: una "botta di cocaina" e una rapina da 50 euro. Ma l'uomo muore

Se il karma è il frutto delle azioni compiute, chissà quale nuova vita attende l'altro fratello Carmine. Poco tempo fa ha confessato di aver rapinato una persona che tra l'altro conosceva. Si chiamava Luciano Muttoni ed era di Valbrembo, una persona che sopravviveva grazie alla Caritas ma che per il “fratellone” Carmine aveva un piccolo patrimonio. E così ha tirato “una botta di coca” e l'ha rapinato di 50 euro e di una vecchia Wolkswagen. Degna conclusione di un'esistenza passata ad entrare e e uscire prima dalle aule del Tribunale dove lavorano i genitori e poi dal carcere per i “soliti reati”: rapina, furti, ricettazione, spaccio e resistenza. Due giorni dopo la confessione, davanti a un cadavere che non lasciava dubbi: con una pistola l'aveva colpito alla testa e l'aveva ucciso e poi era fuggito con “due soldi” e l'auto.

Ora vivono in due carceri a distanza di 50 km

I fratelli segnati dal karma criminale ora vivono a poco meno di 50 chilometri di distanza: Carmine è dietro le sbarre dell'ospedale di Bergamo, il “fratellino” Jacopo è in custodia nella casa circondariale di Brescia. Chissà dove troveranno la forza per andare a lavorare in Tribunale, i coniugi De Simone

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