
Terremoto dell'Aquila, spuntano nuove intercettazioni dell'allora capo della Protezione Civile Guido Bertolaso. Dialoghi dei primi giorni dopo il sisma che devastò l'Abruzzo il 6 aprile 2009. Dalle conversazioni si evince che le autorità avevano ben chiara l'entità del disastro, ma che decisero di utilizzare l'emergenza a fini propagandistici. Tra l'8 e il 10 luglio, infatti, si svolse proprio nel capoluogo abruzzese il G8.
L'8 novembre del 2009, al telefono con l'allora sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, Bertolaso, mentre dichiarava ai giornalisti che per ricostruire il centro città "servivano dai cinque ai 10 anni", ha affermato: "Sono contento che Berlusconi venga ma il centro storico de L'Aquila non si può ristrutturare, è tutto inagibile. Non deve dire rimettiamo gli abitanti tra 28 mesi perché è un massacro. Ti dico la verità, li mettiamo tra 28 anni".
Il tutto proprio nei giorni in cui è scoppiato il 'caso Iurato', l'ex prefetto de L'Aquila, destinataria di un provvedimento d'interdizione dai pubblici uffici emesso dal gip perché, come hanno scritto i magistrati, "scoppiava a ridere ricordando come si era falsamente commossa davanti alle macerie e ai bimbi rimasti orfani".