Cronache

L’Italia torna nello Spazio con la missione Ax-3: in orbita anche i giovani

Di Giuseppe Vatinno

Il colonnello Villadei: " È una grande opportunità per coinvolgere industrie della comunità scientifica e istituzioni nell'esplorazione spaziale"

Il colonello Walter Villadei: “L’Italia torna nello Spazio”. Pronta la missione Ax-3

Domani, alle ore 23,11 ora italiana, partirà la missione Axiom Space, in codice “Voluntas”, dal Kennedy Space Center della Nasa in Florida che alcuni chiamano ancora con il vecchio nome di Cape Canaveral che ricorda molto le indimenticabili cronache di Ruggero Orlando.

Il vettore sarà un razzo Falcon 9 Space X di Elon Musk e dopo 36 ore la capsula porterà sulla Stazione spaziale l’equipaggio di quattro astronauti tra cui il colonnello Walter Villadei dell’aeronautica militare. Si tratta dell’ottavo astronauta italiano, l’ultima missione era stata quella di Samantha Cristoforetti nel 2022 mentre il primo fu Franco Malerba nel 1992.

Per 14 giorni i quattro membri dell’equipaggio eseguiranno esperimenti scientifici a bordo della ISS.

Il militare ha dichiarato: “Questa missione è molto importante per l’Italia. È una grande opportunità per coinvolgere industrie della comunità scientifica e istituzioni in questo nuovo capitolo dell’esplorazione spaziale “.

Il suo compito specifico sarà di collaudare una tuta di volo di nuova concezione e di testare un software di monitoraggio dei detriti spaziali insieme agli effetti dell’ambiente spaziale sugli astronauti.

E poi ancora: "Non vedo l’ora di partire. Mi sento un po’ un pioniere, stiamo aprendo nuove strade per le missioni future in orbita e verso la Luna".

Il colonello ha poi espresso il suo desiderio che i giovani possano essere sempre più coinvolti nell’epopea spaziale: “Per questo ho aderito subito a ‘Progetto Scuola, spazio al tuo futur’”, iniziativa del Ministero della Pubblica Istruzione con Aeronautica e Asi. È incredibile notare quanto talento c'è nei nostri studenti, basta motivarli e renderli partecipi della grande avventura dello spazio. Oltre al fascino dell’esplorazione, oggi si guarda molto a ciò che la ricerca spaziale può produrre per la vita quotidiana".

I cosiddetti boomers ricordano con nostalgia il periodo d’oro delle esplorazioni spaziali, gli anni ’60 quando sul finire del secolo fu conquistata la Luna.

Coinvolgere i giovani nella scienza e nello specifico nell’astronautica è fondamentale per il nostro Paese per le ricadute, come ha detto giustamente il colonello, che si avranno nel settore industriale. Una opportunità ad esempio, come abbiamo detto, di testare la nuova tuta e i software interamente italiano che permetterà di affrontare il grave problema dei detriti spaziali che minacciano sempre di più l’incolumità della Terra.

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