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Cronache
Lady petrolio: "C'ho dietro la camorra" . Alle feste romane vip con Palamara

Lady petrolio: "C'ho dietro la camorra" . Alle feste romane vip con Palamara

L'inchiesta che ha travolto l'ereditiera milionaria Anna Bettozzi, in arte Ana Bettz è degna della serie tv "Gomorra", ma è tutto vero. Alla morte del marito - si legge su Repubblica - la donna eredita una fortuna. Il tesoretto è nella Maxpetroli, società che commercializza prodotti petroliferi. L’azienda — secondo la ricostruzione che ne fanno Finanza e Ros — non naviga però in ottime acque. Anzi. E per questo la Bettz chiede un’iniezione di liquidità ad amici. Purtroppo però gli amici sono gli uomini del clan Moccia che, come spiega il procuratore capo di Roma, Michele Prestipino, «storicamente ha fatto registrare la propria presenza in regime di monopolio. «Aho a Piè. Io c’ho dietro la camorra. Tu, esattamente, ‘ndo ca... vai?». Con una battuta, fulminante, Bettozzi Anna, in arte Ana Bettz, starlette, eriditiera milionaria, capo di un’associazione mafiosa che trafficava petrolio di contrabbando a spese dello stato secondo quattro procure antimafia (Roma, Napoli, Catanzaro e Reggio Calabria), regala uno spaccato straordinario di un pezzo del nostro Paese: un luogo senza più bordi, dove tutto si mischia, si sovrappone senza lasciarsi più distinguere.

Ma ad Ana Bettz - prosegue Repubblica - non bastava comandare nel clan. Cercava altro, anche. Il successo. Diventa amica inseparabile di Lele Mora. Imperdibili sono le sue interviste a Novella 2000 nelle quali racconta l’amore con Gabriel Garko, l’attore (che ha confessato anche la sua omosessualità) che tiene a libro paga: 250 mila euro, sotto forma di un contratto per la società. Le prove sono contenute nelle telefonate intercettate. La sera del 28 febbraio 2019, ad esempio, Anna Bettozzi arriva alla stazione di Milano e chiama Garko. L’attore si lamenta: «Si era parlato del contratto in un certo modo…poi a me è arrivato un contratto fatto in un altro….il contratto era da 200mila». «E quanto doveva essere?». chiede la donna. «Il contratto doveva essere da cento». risponde Garko. «100 in nero e 100 in fatturato. Il cash prima del contratto». Qualche giorno dopo sono insieme sul tappeto rosso del festival di Cannes. È a bordo della sua Rolls Royce, mentre stava cercando di superare il confine di Ventimiglia, quando viene fermata con 300 mila euro in contanti. Non sa che non è un controllo casuale. I finanzieri, in albergo, le trovano un milione e 700 mila euro. «Mortacci loro», dice la signora che qualche sera dopo cantava su una terrazza romana a una festa dove erano ospiti anche i magistrati Luca Palamara e Cosimo Ferri.

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