Cronache
Mafia Capitale, smontate molte accuse di Buzzi
Chi risarcirà il danno subito da molti imputati?
Si apprende che l'inchiesta su Mafia Capitale si sgonfia con 116 richieste di archiviazione molte delle quali sul 416 bis cioè sul reato di associazione mafiosa per politici, amministratori, gente comune chiamati in ballo negli interrogatori del 24 e 24 giugno 2015 da Salvatore Buzzi e che quindi molti imputati eccellenti salvano le penne ma non solo con la giustizia anche mediaticamente.
Infatti nessuno sapeva che il governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti era coinvolto nella vicenda (corruzione e turbativa d'asta) o almeno la rilevanza sui media è stata nulla e questo non è un male in sé ma lo è se invece altri imputati eccellenti come gli ex sindaci Marino ed Alemanno (che resta però nell'inchiesta per corruzione e finanziamento illecito) sono stati sbattuti per due anni in prima pagina con evidenti danni di immagine a parte i fastidi.
Come nessuno sapeva dell'indagine su Alessandro Onorato (Lista Marchini).
In tutto questo spicca il solito editoriale di Travaglio - Robespierre che dalle colonne de Il Fatto Quotidiano se la prende oggi con i giornali che hanno pubblicato le "soffiate" giudiziarie dimenticando che se c'è un giornale vicino culturalmente ed ideologicamente a questo tipo di modalità è proprio il suo.
Tuttavia il filone principale con 46 imputati continua nell'aula bunker di Rebibbia con il duo Buzzi - Carminati e si avvia anch'esso alle battute finali; con loro altri imputati come Giovanni Fisco e Franco Panzironi nonché Luca Gramazio e Luca Odevaine in questo rispettando un assoluto coinvolgimento bipartisan nella vicenda.
Dunque quello che emerge dalla vicenda, almeno fino a questo punto, è che Buzzi si sia inventato tutto (o almeno molto) per coinvolgere più ex amici e nemici possibili ma che le accuse fossero costruite sulla sabbia e quindi sono state smontate.
Resta il danno subito solo da alcuni personaggi della vicenda e su questo occorrerebbe invece fare una seria e meditata riflessione.