Il matrimonio? Lo salveranno i gay
La famiglia è in crisi, viva la famiglia. Ma omosessuale. Nonostante il dibattito sul riconoscimento delle coppie gay, infatti, gli ultimi rimasti a credere nel matrimonio sembrano essere proprio gli omosessuali. Famiglie prese come esempio di romantico affiatamento coniugale, come Barack Obama e sua moglie Michelle, sono travolte dalle voci di una imminente rottura. Per non parlare del presidente francese Francois Hollande, finito da giorni nel fango con l'accusa di aver tradito la sua compagna, Valerie Trierweiler, con un'attrice poco più che 40enne. Ma non sono solo i politici a sembrare insofferenti ai doveri del matrimonio. Dal mondo dello spettacolo a quello dello sport, nessuno sembra resistere al "fascino" del divorzio. Anche Andrea Pirlo, per citare solamente l'ultimo caso, starebbe per lasciare la moglie Deborah Roversi dopo un sodalizio di ben 12 anni. Non a caso, la durata media del matrimonio è scesa a 15 anni. Altro che finchè morti non ci separi...
Un dato non confortante che da solo dovrebbe essere sufficiente anche per coloro che si oppongono ai matrimoni tra persone dello stesso sesso con l'accusa che legalizzare queste unioni significherebbe dare il colpo di grazia a un'istituzione millenaria. Purtroppo, però, il matrimonio come fondamento della società sta cadendo proprio sotto i colpi delle coppie eterosessuali. E allora perché non dare la possibilità anche agli omosessuali di sposarsi? Magari ciò potrebbe rilanciare un'istituzione borghese nella quale sembrano credere sempre meno persone, tranne loro. Come confermano i dati provenienti dalla Francia, dove si registra un vero e proprio boom di matrimoni gay, con settemila nozze negli ultimi sei mesi. Sperando che, ottenuto il successo, non si pentano di questa battaglia come fece, a suo modo, Groucho Marx, sostenendo di essersi sposato davanti a un giudice, ma che avrebbe dovuto chiedere una giuria.