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Cronache
Migranti, dalla Tunisia stretta sulle partenze. Di Maio: 'Ecco i risultati'

Migranti: dalla Tunisia stretta su controlli partenze

Dopo il pressing di Di Maio, degli ultimi giorni, nella mattinata di oggi, 6 agosto, arriva l'annuncio: la Tunisia metterà a disposizione nuovi mezzi per contrastare le partenze irregolari dei migranti. Unità navali, dispositivi di rilevamento e squadre di ricerca nei punti di attraversamento marittimo. A comunicare la decisione di Tunisi, che dovrebbe ridurre il numero delle partenze dei migranti dalle coste del Paese nordafricano, è lo stesso governo, che entra nel dettaglio delle nuove misure spiegando che "le unità marittime delle dogane, posizionate lungo tutta la zona costiera, saranno dotate di pattugliatori e motovedette attrezzati con dispositivi di rilevamento, di localizzazione e di comunicazione, che consentono di intervenire efficacemente in mare, di controllare le navigazioni commerciali, turistiche e di pesca e di contrastare le varie forme di criminalità organizzata. E assicurano interventi marittimi in pieno coordinamento con la Marina Militare e la Guardia Costiera".

Intanto il ministro Luigi di Maio ha rilasciato un post sul proprio profilo Facebook per sottolineare i risultati positivi già raggiunti, come il blocco di alcuni "barchini partiti per l'Italia fermati a ridosso delle coste tunisine".

Qui il testo del post: "Sulla questione migranti ho sempre detto che con le urla e gli slogan non si sarebbe trovata alcuna soluzione. Per fermare gli sbarchi dalla Tunisia serviva concretezza e dialogo con le autorità tunisine. È quello che questo governo sta facendo e i primi risultati stanno arrivando. Le autorità tunisine infatti si stanno attrezzando con mezzi che hanno il compito di fermare le partenze. E sono già diversi i barchini, partiti per l’Italia, fermati a ridosso delle coste tunisine. Intanto grazie al lavoro della ministra Lamorgese, dal 10 agosto riprenderanno i rimpatri dei tunisini che sono sbarcati in Italia. Non significa aver risolto tutto, non vuol dire che il problema non si ripresenterà, ma è una prima risposta ad un fenomeno complesso, a una sfida che deve coinvolgere l’Europa intera. E per questo abbiamo chiesto un aiuto concreto all’Ue, perché le coste italiane sono anche europee e questo è un messaggio che deve arrivar chiaro: l'Italia non è più disposta a farsi carico, da sola, del problema. Così com’è importante comprendere che dobbiamo puntare a bloccare le partenze, affrontando il tema senza alcun pregiudizio politico o ideologico. A guidarci sono le leggi dello Stato e il diritto internazionale. Il problema non è la nazionalità delle persone, ma il rispetto delle regole, che valgono per tutti."

Migranti, M5s: "Ok impegno Tunisia, grazie a Di Maio"

L'impegno delle autorità tunisine per rafforzare il contrasto all'immigrazione clandestina è una buona notizia, dovuta principalmente all'impegno del Ministro degli Esteri Di Maio e del M5S. Ringraziamo il Ministro per la sua attività diplomatica di alto livello, anche perché il tema immigrazione è in questa fase storica ancor più delicato del solito, se si pensa alle possibili ricadute che può avere sulla sicurezza pubblica in termini di aumento dei contagi per Covid. Contrastare il fenomeno alla fonte, a partire dal territorio tunisino, è senz'altro la chiave di volta per arrivare ad una soluzione duratura, che passa naturalmente anche per la redistribuzione europea dei migranti". Lo dichiarano in una nota i deputati M5S della commissione Bilancio.

Lega, Matteo Salvini: "Governo complice di scafisti e trafficanti"

Di tutt'altro avviso il leader della Lega Matteo Salvini che accusa il Governo di complicità con scafisti e trafficanti. "Ha promesso all'Europa di trasformare l'Italia in un campo profughi, altrimenti non c'è spiegazione" dice, ricordando che solo un anno fa "con ministro Salvini, quello brutto, razzista, fascista, nazista, cattivo, sequestratore e criminale che va a processo, gli sbarchi erano stati mille. Quest'anno, col Governo buono, solidale, generoso, accogliente, arcobaleno, siamo passati da mille a più di settemila in un mese".

Critico anche il governatore veneto Zaia: "Questi assembramenti si trasformano in focolai"

E molto critico con l'esecutivo è anche un altro esponente di spicco del Carroccio, il governatore del Veneto Luca Zaia che lancia l'allarme sui focolai di Coronavirus registrati in due centri per migranti, a Treviso e Jesolo. "Questi assembramenti - ha proseguito - si trasformano in focolai. Sono circoscritti, li stiamo controllando, a Treviso facciamo i tamponi ogni settimana e anche lì ne usciremo, però è pur vero che se questa strutture non le avessimo avute non avremmo il problema".

Anche in Sicilia preoccupazioni sul fronte Covid: "Nessuno pensi ancora alle tendopoli"

Sul fronte Covid, la situazione desta qualche preoccupazione anche in Sicilia con 7 positivi nel Cara di Caltanissetta - per precauzione sono stari fatti i tamponi a tutto il personale - e 5 nuovi casi Messina. " Saranno trasferiti e andrà immediatamente chiusa anche quella struttura, appena libera dai soggetti in quarantena", annuncia in una nota l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza. "Il modello imposto sta implodendo. - aggiunge critico - E nessuno pensi ancora alla tendopoli. Non si può fare". Ancora in emergenza l'hotspot di Lampedusa con 680 ospiti, sei volte la capienza massima. Mentre 100 profughi sono stati trasferiti nella Casa fraternità. Quando la nave quarantena Gnv Azzurra, che al momento si trova al porto di Augusta per fare rifornimento di carburante e viveri, tornerà a Lampedusa, si proseguirà con il trasferimento a bordo dei profughi ospiti del cpa di contrada Imbriacola. 

 

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