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Cronache
Migranti,Tunisi convoca ambasciatore italiano. Nel mirino le parole di Salvini

L'ambasciatore italiano in Tunisia è stato convocato e gli è stato espresso "il profondo stupore per le dichiarazioni del ministro dell'Interno italiano sul dossier immigrazione". Frasi che "non riflettono la cooperazione tra i due paesi nel campo della gestione dell'immigrazione e indicano una conoscenza incompleta dei vari meccanismi di coordinamento esistenti tra i servizi tunisini e italiani". Insomma, il segnale di una profonda irritazione. Le frasi di Salvini erano state d'altrone tutt'altro che felpate: "La Tunisia esporta spesso galeotti", aveva detto.

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini è tornato sul tema migranti. Ha ripetuto che non parteciperà al vertice dei ministri dell'Interno europei sull'immigrazione a Lussemburgo, perché impegnato in Senato sul voto di fiducia. "Invieremo una nostra delegazione per dire no - spiega -  il documento in discussione invece di aiutare penalizzerebbe ulteriormente l'Italia e i paesi del Mediterraneo facendo gli interessi dei paesi del Nord Europa". E in un tweet rimarca la propria ostilità alle politiche europee sull'immigrazione: Gli risponde a distanza il presidente emerito Giorgio Napolitano che, in una lettera alla presidente del Senato Elisabetta Casellati, esprime il suo punto di vista sul governo non potendo partecipare al dibattito sulla fiducia per motivi di salute: "Qualunque intesa per rendere possibile il governo del paese deve fare i conti con i sempre più gravi e allarmanti segnali che vengono dalle vicende europee nel quadro globale e deve dunque dare risposte non retoriche ma puntuali e decise sul rapporto tra l'italia e l'Unione e sulle fondamentali questioni con cui dobbiamo misurarci".

Salvini in radio elogia poi il suo predecessore al Viminale, Marco Minniti: "Ha fatto un discreto lavoro - dice - quindi non smonteremo nulla di ciò che di positivo è stato realizzato, lavorerò per rendere ancora più efficaci le politiche di controllo, di allontanamento, di espulsione". E aggiunge: "Se qualcuno ha fatto qualcosa di utile e intelligente per il mio Paese anche se indossava una diversa maglietta sarebbe sciocco non riconoscerlo".

Quanto ai diritti civili, dopo le polemiche seguite alle dichiarazioni del ministro della Famiglia Lorenzo Fontana sulle coppie gay, Salvini rassicura: "Nessuno ha idea di cancellare leggi sull'aborto o sulle unioni civili. Gli italiani, eterosessuali e omosessuali, mi chiedono meno tasse, giustizia più veloce e più sicurezza non mi chiedono altro". E ha concluso nell'agenda del Viminale i temi da trattare sono tanti:  "Non c'è solo l'immigrazione, c'è il tema dell'organico dei vigili del fuoco: si avvicina l'estate e speriamo non sia un'estate di incendi come quella dello scorso anno. C'è il tema del contrasto alla droga, dei beni confiscati alla mafia, alla 'ndrangheta, alla camorra. C'è tanto da fare".

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