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Cronache
Milano, alla Cattolica il primo Master in Psicologia Penitenziaria d'Italia

saita      Direttrice del Master Emanuela Saita
 

A Milano è nato il primo Master in Psicologia Penitenziaria d'Italia. Una nuova offerta formativa presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore della città meneghina. Il Master in Psicologia Penitenziaria è unico nel panorama formativo accademico nazionale. In Italia non esistono altri percorsi formativi che preparano il corsista a svolgere il ruolo e le funzioni dello psicologo in ambito penitenziario.

Il programma didattico risulta improntato alla multidisciplinarietà e sarà in grado di offrire la trasmissione del sapere, sia teorico che pratico, da parte di professionisti impegnati sul campo ai più elevati livelli. Il piano didattico innovativo offre l’opportunità di uscire dall’aula e organizzare alcune lezioni direttamente presso il contesto d’interesse, ossia gli istituti penitenziari. Ai sensi della normativa ministeriale i partecipanti saranno esonerati dall’obbligo di crediti ECM per gli anni concomitanti alla frequentazione del master.

Il Master si configura come un percorso specifico per gli psicologi che intendono operare in ambito penitenziario. Attraverso una formazione che prevede l’uso di percorsi integrati di apprendimento dati dall’alternanza di momenti teorici e gruppali, esperienze sul campo, didattica on-line ecc.., il Master si propone l’obiettivo di fornire un’articolata e ampia preparazione nell’ambito della Psicologia penitenziaria, con particolare attenzione allo sviluppo degli strumenti necessari per svolgere attività di valutazione, osservazione e trattamento dei detenuti;supportare gli operatori e programmare interventi di accompagnamento al cambiamento istituzionale;sviluppare nuove progettualità di intervento e di lavoro in équipe.

Il Master in Psicologia penitenziaria è realizzato in collaborazione con il Provveditorato Regionale della Lombardia, al fine di garantire ai frequentanti la possibilità di esperire le differenti realtà penitenziarie.

Perché un Master in Psicologia penitenziaria e profili criminologici? Lo abbiamo chiesto alla Direttrice del Master Emanuela Saita.

"Sebbene la figura dello psicologo penitenziario (“ex art. 80”) sia, ad oggi, solo “tratteggiata”, il “contesto carcere” pone quotidianamente alla scienza psicologica articolate e complesse domande relative sia alla valutazione sia alle prospettive trattamentali del detenuto, vanno inoltre considerate le questioni inerenti il supporto agli operatori penitenziari.

La peculiarità degli interventi psicologici entro la realtà intramuraria non autorizza ad un uso generico della strumentazione psicologica, le caratteristiche di questa istituzione condizionano il soggetto sia sotto il profilo intrapsichico che comportamentale e influenzano le dinamiche professionali di coloro che vi operano; piuttosto si rende necessario l’utilizzo di metodologie di intervento specifiche, cioè adatte alle problematicità della esperienza detentiva, ai moventi e alle azioni che hanno determinato tale esito, alla progettualità per il futuro entro e fuori dal carcere, ai ruoli e all’identità dei professionisti penitenziari.

In questa ottica il Master in Psicologia penitenziaria e profili criminologici, nella sua prima edizione, si propone di selezionare e preparare professionisti di eccellenza che vogliono sviluppare le conoscenze e le abilità necessarie ad operare nell’ambito penitenziario"

Quali sono le maggiori criticità riscontrate nelle carceri italiane e qual è il compito di uno psicologo penitenziario?

Le maggiori criticità riguardano i detenuti con disagio psichico e disturbi psichiatrici non diagnosticati. Difficile includerli in attività trattamentali convenzionali.

Quali sono le problematiche maggiori  riscontrate nei carcerati non italiani?

I reclusi stranieri, soprattutto nord africani, presentano frequenti comportamenti autolesivi ed un più elevato rischio suicidario, difficile da identificare e gestire se non parlano italiano.

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DIREZIONE

Emanuela SAITA, Professore associato di Psicologia Dinamica, Università Cattolica del Sacro Cuore

Comitato direttivo

Emanuela SAITA
Alessandro ANTONIETTI, Preside della Facoltà di Psicologia, Università Cattolica del Sacro Cuore
Pietro BUFFA, Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria della Lombardia
Enrico MOLINARI, Professore ordinario, Università Cattolica del Sacro Cuore
Catia TARASCHI, Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria
Sara MOLGORA, Ricercatrice, Università Cattolica del Sacro Cuore

COMITATO SCIENTIFICO

Caterina GOZZOLI, Direttore ASAG, Università Cattolica del Sacro Cuore
Giancarlo TAMANZA, Professore associato, Università Cattolica del Sacro Cuore
Giovanna LONGO, Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria
Marina MOMBELLI, Università Cattolica del Sacro Cuore

COORDINAMENTO DIDATTICO

Antonia SORGE, Università Cattolica del Sacro cuore

 

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