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Montagne prese d'assalto e spiagge mezze vuote. Il Ferragosto anomalo e le preoccupazioni in vetta
Selfie, code e turisti: addio a quel ricercato silenzio. Il presidente del Cai: "Così non è più montagna"

Montagna, turisti
Ferragosto anomalo: tutti in montagna. Ma il Cai si lamenta: "Troppa gente, non va bene"
Ma cosa succede in queste particolari vacanze estive? I dati parlano chiaro, montagne prese d'assalto e niente pienone nelle spiagge. Le abitudini estive degli italiani stanno cambiando e se i balneari lamentano i bassi guadagni, gli addetti alla montagna invece sbottano per la troppa gente. Alcuni dati significativi sul pienone in vetta. Sul Lago di Braies oltre 1 milione di visitatori in 3 mesi, sulle Cime di Lavaredo 14 mila al giorno. Il Seceda, nel cuore della Val Gardena, con il suo tornello metropolitano piantato da un giorno all’altro dai proprietari dei terreni inferociti dal boom di turisti (5 euro per passare, moltissimi che accettano, istituzioni che non sanno intervenire, perfino l’annunciato cartello che doveva indicare la possibilità di una via alternativa gratuita non è mai stato messo) - riporta Il Corriere della Sera - è il simbolo dell’overtourism di quest’estate.
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"Questa non è più montagna", è categorico Antonio Montani, architetto e presidente nazionale del Club alpino italiano. "Il Cai - dice a Il Corriere - non dovrebbe più occuparsi di luoghi come questi, ma dell’altra montagna. Per evitare che anche lì si verifichino fenomeni di questo tipo. Per come la intendiamo noi, la montagna si basa su un rapporto intimo tra uomo e natura, consolidato dalla fatica fisica. Semmai dobbiamo spingere a far camminare di più le persone e a quel punto si creerebbe una selezione naturale".
"Temo che il vero assalto alla montagna debba ancora arrivare — osserva Montani —. E creerà sempre maggiori conflitti tra turisti e residenti. Di fronte a tutto questo le comunità locali - conclude - non hanno alcuna possibilità di difendersi, perché chi arriva compra tutto, è un modello che porta ricchezza per pochi e penalizza chi resta fuori. La conseguenza sarà la disgregazione di comunità che si fondano sulla condivisione e la solidarietà". Selfie, code, turisti e polemiche per la magia della montagna che così un po' si perde.