Cronache
Morte dei 3 pompieri, fu omicidio volontario. 30 anni di carcere per i coniugi
I Vincenti volevano far esplodere la cascina per intascare i soldi dell'assicurazione, ma il loro piano costò tre vite
Morte tre pompieri, fu omicidio volontario. 30 anni di carcere per i coniugi
Omicidio volontario. E' stata questa la sentenza del giudice che ha deciso di condannare a 30 anni di carcere i coniugi Vincenti, giudicati colpevoli per la morte di tre pompieri lo scorso 5 novembre 2019. Non hanno detto nulla sperando - si legge sulla Stampa - di incassare i soldi della polizza stipulata 5 mesi prima, quando prese forma il loro piano delirante. Avevano bisogno di soldi, i Vincenti. Non riuscivano più a pagare i debiti. Ma anche quando avevano finalmente trovato un acquirente per la cascina di Quargnento nell'Alessandrino, erano riusciti a farselo sfuggire: offriva 550 mila euro, e loro ne volevano di più. Nell’estate 2019 chideono di rimodulare la polizza di Quargnento per avere la copertura anche dai danni dolosi. Insistono tantissimo, diranno gli agenti. Poi comprano bombole e timer: in luoghi diversi, ma tutti i rivenditori li riconosceranno.
Il pomeriggio del 4 novembre 2019 piazza le bombole a Quargnento e apre i rubinetti. Imposta i due timer sull’1,30. Per errore, ne setta uno anche sulla mezzanotte, ora a cui avviene il primo scoppio. I pompieri intervengono, ma non possono sapere che ci sono delle bombole inesplose. Lo sa Vincenti, chiamato all’una di notte. Ma non dice nulla. E all’una e mezza c’è la seconda esplosione: muoiono Marco Triches, Matteo Gastaldo e Antonino Candido. Altri due pompieri e un carabiniere sono feriti. In primo grado i Vincenti vengono puniti con solo 4 anni di carcere, ma in Appello la sentenza si ribalta e la pena sale a 30 anni; omicidio volontario.