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Cronache
"Mutazione, carica virale, tamponi. Covid, tre bugie di portata colossale"

Tre bugie di portata colossale. Secondo la scienza e secondo le ultime ricerche su tremila persone da parte di Pasquale Bacco di Meleam. La prima è che il virus non muta. La seconda è che le autopsie non sono state fatte e i cadaveri sono stati cremati perché la carica virale dopo otto giorni era attiva e pericolosa. E la terza che i soggetti che al sierologico risultano positivi alle Igg possono risultare positivi anche al tampone. “Chi dice che il virus non muta nega le basi fondanti della medicina”.

 

Dottor Bacco ci dice perché è impossibile che il virus non muti?
I fondamenti della microbiologia degli ultimi 200 anni ci  dicono che i virus a base RNA hanno componenti del genoma assolutamente instabili. Per questo cerchiamo un vaccino per l’HIV da 40 anni senza trovarlo. Anche il virus dell’Hiv è a base RNA e muta costantemente. I virus a base RNA hanno basi azotate, unite da legami instabili che si spezzano e vengono sostituiti. Nei virus RNA ci sono milioni di mutazioni. E chi dice che il virus non muta, mente sapendo di mentire. Chi poi dice che “muta l’ospite”, bestemmia. Vorrebbe dire che muta il nostro dna! Ma fatemi il piacere.

Lei afferma che Andrea Crisanti ci ha detto la balla del millennio. Quale?
Crisanti ha affermato che le autopsie sono state fatte perché dopo otto giorni avevano ancora la carica virale attiva sui cadaveri, ovvero su defunti! Questo è impossibile. E lo dico perché ho questo virus sotto osservazione costantemente in laboratorio.  Il virus per sua natura è parassita e non ha enzimi, quindi muore perché è incapace di replicarsi se non usa gli enzimi delle cellule ospiti. Tutti, anche i più allarmisti, hanno confermato che il Sars Cov 2 muore entro massimo sei ore. Come fa a resistere la carica virale su un corpo dopo otto giorni? Figuriamoci che sui morti di Aids dopo 54 ore andavamo a mani nude a fare autopsie! Perché il virus, appunto, muore. E l’HIV è immensamente più forte del Sar Cov 2, che è debolissimo. Ma sa qual è la seconda balla del millennio?

No dottor Bacco, ci dica qual è la seconda balla del Millennio.
Il vaccino. Su quale ceppo stanno studiando il vaccino? Se non siamo riusciti a fare un vaccino sull’HIV in 40 anni come facciamo a realizzarlo su un virus che non esiste nemmeno più rispetto alla fase iniziale?! Esistono ormai vari ceppi  del Sars Cov2: la variante padana, quella francese, quella americana.  Su quale stanno lavorando? Come si fa a creare un vaccino per un virus che dalla mattina alla sera spesso è già mutato e lo rilevo io stesso in laboratorio? All’inizio, quando esplose il contagio, tutti si misero a studiare il virus. Da Israele arrivò uno studio, subito tacitato. Diceva di tenere in casa e protetti deboli e anziani e di far uscire il resto della popolazione che si sarebbe immunizzata senza traumi. Lo ripeto, è un virus debole, muore velocemente, non è letale. Ora spiego una cosa un po’ tecnica. Ci sono mutazioni diverse: alcune riguardano zone che non condizionano l’aggressività del virus (introni), altre invece che cambiano profondamente il virus (esoni). Le mutazioni che monitoriamo riguardano gli esoni, ma lo sanno tutti i ricercatori, è il segreto di Pulcinella. Il problema è ciò che i media dicono alla gente.  Nella storia dell’umanità non è mai successa una cosa del genere, mi sveglio e mi stropiccio le guance perché non credo ai miei occhi. Le persone chiamate a parlare al pubblico non hanno detto una cosa vera e quelle che lo hanno fatto sono state screditate o bloccate. Non hanno invitato in tv un solo medico che abbia detto con chiarezza “non rompeteci le scatole perché questo virus muta alla velocità della luce!”.

E dei tamponi che ne pensa?
Altra bugia enorme. Abbiamo rilevato in vari ospedali di Napoli e provincia  che il 70% dei tamponi dava risultati errati. I tamponi sono nati per fare la sequenza genomica, sono stati utilizzati da Iss per il calcolo virale e dati gratis alle case farmaceutiche per verificare i vaccini influenzali su sequenza genomica. Ma non sono efficaci. Il tampone non ti  dice se il virus e vivo, rileva frammenti di RNA o proteine virali nel cavo orofaringeo ma non ti può dire se il virus è vivo o morto! Il kit  sierologico al contrario ti dice 1)dice se hai avuto l’ infezione 2) quando la hai avuta  3)se hai Immunoglobuline di tipo G in corpo. E qui arriva il bello, possiamo dimostrare che il confinamento è assurdo, quando un soggetto fa il test sierologico e risulta positivo alle immunoglobuline di tipo G. Noi abbiamo la prova perché lo abbiamo testato su tremila persone: se un soggetto fa un test sierologico e risulta positivo alle Igg non può essere positivo al tampone. In questo caso, se il test sierologico è positivo, il tampone deve essere negativo perché il soggetto è immune! Tutti i tamponi che risultano positivi sono dei falsi.

Ci spiega perché se un soggetto ha immunoglobuline di tipo G rilevate con il test sierologico deve risultare negativo al tampone? E quindi secondo lei può circolare libero?
Si. Il virus è talmente debole che appena entra nell’organismo si formano immunoglobuline di tipo G che negativizzano il soggetto. Mi spiego: le immunoglobuline uccidono immediatamente il virus! Quindi non solo i tamponi positivi sono falsi ma il soggetto in questione può circolare libero perché immune e non “pericoloso”. Abbiamo fatto tremila test e il 99% dei positivi alle Igg risultava giustamente negativo al tampone. Il resto erano falsi positivi. Quindi per queste persone il confinamento è assurdo, perché non costituiscono problema né per sé né per gli altri.

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