Cronache
'Ndrangheta alla conquista delle imprese del Veneto. Blitz della Dia

La collaborazione di un pentito calabrese svela gli affari della 'ndrangheta nelle imprese venete. Blitz della Dia
Le mani della 'ndrangheta sulle imprese venete
E' stata la collaborazione di un pentito calabrese della 'ndrangheta ad aver permesso di far scattare l'operazione "Valpolicella" con un bilancio di tre arresti, 36 indagati e 14 perquisizioni tra Veneto, Emilia Romagna e Lombardia. In particolare, le citta' in cui sono stati effettuati gli interventi sono Venezia, Verona, Vicenza, Cremona, Reggio Emilia, Bologna e Catanzaro. I reati contestati sono, a vario titolo, di associazione di stampo mafioso, estorsione, rapina, usura e frode fiscale.
Blitz della Dia in diverse regioni. Arresti a Verona
La banda, secondo la ricostruzione del Procuratore reggente di Venezia Adelchi d'Ippolito, faceva capo a tre persone, due uomini di origini crotonesi ma residenti nel veronese, di 32 e 24 anni, e una donna serba di 34 anni, moglie di uno dei due. Per quest'ultima, madre di bambini in tenera eta', sono stati disposti gli arresti domiciliari. I due erano titolari di aziende del settore edile del veronese che, attraverso sovrafatturazioni e l'aiuto, piu' o meno volontario, di altri imprenditori, riuscivano a riciclare i soldi frutto di attivita' illecite. Chi non accettava le regole del gioco veniva minacciato. Nel corso delle perquisizioni la Dia di Padova ha recuperato una pistola 7.65 con 93 proiettili e vario denaro contante. Tra le persone individuate dagli investigatori dopo molti mesi di indagine, vi e' un pregiudicato, segnalato come contiguo a personaggi affiliati alle cosche crotonesi Grande Aracri e Dragone, e altri uomini collegati alla 'ndrangheta, che operavano sempre nel settore edile.