Cronache
'Ndrangheta, blitz a Reggio Calabria.Clan in una lavanderia
Dalle prime ore dell'alba, e' in corso una vasta operazione della polizia di stato in Calabria. I poliziotti della squadra mobile di Reggio Calabria e del servizio centrale operativo coordinati dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria stanno eseguendo arresti e perquisizioni nei confronti di soggetti ritenuti legati a cosche della 'ndrangheta. Quattordici sono gli arresti e decine le perquisizioni nell'entroterra reggino, fra Gioiosa Ionica, Rosarno, Siderno. Per tutti l'accusa e' di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. L'operazione denominata Apegreen ha permesso di ricostruire il ruolo della cosca Commisso di Siderno nel settore del narco-traffico internazionale.
Delle 14 persone arrestate, 8 persone sono destinatarie di misura cautelare in carcere, 6 della misura degli arresti domiciliari. Per tutti l'accusa e' di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. Le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, sono state svolte da investigatori del Servizio Centrale Operativo e della squadra mobile calabrese. L'operazione, denominata Apegreen drug, e' frutto dell'analisi e dalla ricostruzione delle conversazioni ambientali intercettate all'interno della lavanderia Apegreen di Siderno, gestita dal boss Commisso Giuseppe, detto 'u'mastru', 69 anni, detenuto per una condanna a quattordici anni di reclusione per associazione mafiosa. Era l'estate del 2010, quando, gli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della squadra mobile di Reggio Calabria, grazie alle microspie piazzate all'interno della lavanderia Apegreen di Siderno, intercettarono ore di conversazioni fra esponenti della 'ndrangheta ionico-reggina che consentirono di ricostruire le attivita' criminali della cosca Commisso e scoprire l'esistenza di locali operative in Italia e all'estero. Quelle indagini portarono all'operazione 'crimine' che, con oltre 300 arresti, disarticolo' le proiezioni nel Nord Italia, specie in Lombardia, e all'estero (Australia e Canada) della 'ndrangheta. Le nuove investigazioni, scaturite dalle attivita' tecniche effettuate all'interno della lavanderia Apegreen di Siderno - base operativa del sodalizio - hanno consentito con l'operazione di oggi, di qualificare il ruolo della cosca Commisso nel settore del narco-traffico internazionale. L'attuale segmento investigativo rappresenta l'epilogo delle principali inchieste condotte sulla cosca Commisso, dal 2009 ad oggi, e conferma, anche con recenti sequestri di stupefacenti, l'operativita' del sodalizio in Africa (Costa d'Avorio) e Nord Europa (Belgio) e Venezuela. Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi figurano, oltre al boss detenuto Giuseppe Commisso, i suoi attuali broker di riferimento ed altri personaggi legati alla potente cosca Pesce di Rosarno, alla cosca Ursino di Gioiosa Ionica.
E' scaturita dalle intercettazioni effettuate all'interno della lavanderia "Apegreen" di Siderno (RC), base operativa dei clan, gestita dal boss Giuseppe Commisso, 69 anni, l'operazione, denominata "Apegreen Drug", che stamane ha portato all'esecuzione, in Calabria, di 14 arresti da parte della Polizia di Stato nei confronti di personaggi ritenuti legati a cosche della 'ndrangheta. Decine le perquisizioni eseguite nell'entroterra reggino, fra Gioiosa Ionica, Rosarno, Siderno. Otto persone sono destinatarie di misura cautelare in carcere, 6 della misura degli arresti domiciliari. Per tutti l'accusa e' di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. Le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, sono state svolte da investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile reggina. Nell'estate del 2010 gli investigatori dello Sco e della Squadra Mobile di Reggio Calabria, grazie alle microspie piazzate all'interno della lavanderia "Apegreen" di Siderno, intercettarono ore di conversazioni fra esponenti della 'ndrangheta ionico-reggina che consentirono di ricostruire le attivita' criminali della cosca Commisso e scoprire l'esistenza di locali operative in Italia e all'estero.