Offrono il pasto ai migranti ma poi si lamentano degli sbarchi. Lo strano caso - Affaritaliani.it

Cronache

Offrono il pasto ai migranti ma poi si lamentano degli sbarchi. Lo strano caso

Di Giuseppe Vatinno

No, purtroppo per i migranti, la vera Italia non è la casa del magnanimo pompiere di Lampedusa...

Migranti, lo schizofrenico caso degli abitanti di Lampedusa

A Lampedusa, estremo avamposto occidentale nel mar Mediterraneo, succede un caso strano. Da un lato ci sono gli arrivi incontrollati e tumultuosi di migranti, al ritmo di 4.000 al giorno, dall’altro ci sono le foto di banchetti allietati da abbondanti libagioni di locali che ospitano i migranti stessi, in una atmosfera di giubilo e amicizia. I migranti sono stanziati all’hot-spot di contrada Imbriacola ma appena possono sciamano allegri e garruli per via Roma, il corso di Lampedusa, come se fossero in un altro pianeta.

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I racconti epici di certa stampa li danno vaganti e affamati per le strade dell’isola, non dicendo però che nell’hot-spot è prevista, naturalmente, una regolare distribuzione di derrate e di bevande, il nome di Imbriacola è già tutto un programma. Ma si sa, lo stereotipo di “italiani brava gente” è difficile da superare e così un pompiere locale ha rinunciato alla sua grigliata prevista e ha cenato a casa sua con un gruppo proveniente dal Burkina Faso. Immancabili le foto postate sui social.

Il Buon Pompiere non “se l’è sentita di lasciarli senza mangiare” e così ha messo su il festino. Ma il punto è che i migranti, tutti giovani e giovanissimi, avevano tutte le possibilità di sfamarsi presso l’hot-spot, cioè il centro di raccolta e sicuramente l’avevano già fatto. Messa così sembra quasi che lo Stato italiano - non pago di averli salvati dalle brame del dio Nettuno - gli voglia pure negare il cibo, la qual cosa ovviamente non è. Ma l’iniziativa non è isolata.