Ornella Muti sfrattata: l'ufficiale giudiziario caccia di casa lei e Naike
Ornella Muti è ancora sotto shock, cacciata dall'appartamento della Balduina in cui viveva con la famiglia. Ovvero, oltre alla primogenita Naike Rivelli, gli altri due figli Andrea e Carolina (figli di Federico Fachinetti), i tre nipoti e la madre ultranovantenne. Leggiamo sul profilo Instagram di Naike Rivelli (44 anni): «Eravamo d’accordo con i proprietari che ce ne saremmo andati. Dopo 12 anni di affitto chi si aspettava di trovarsi in una situazione del genere? È stato bruttissimo, un trauma... Ora capisco cosa si provi a essere sfrattati».
Il clan di Ornella Muti, stando alle testimonianze della figlia maggiore, non aveva idea che a cacciarli di casa sarebbe stato l'ufficiale giudiziario, una donna, accompagnata dagli agenti di polizia. Scrive Naike: «È stato uno choc per tutti noi. Stavamo dormendo: io, mio figlio Akash con la fidanzata, mio fratello Andrea rientrato tardi dal set del nuovo film di Ridley Scott dove coordina gli attori, mia sorella Carolina con i bambini di uno e tre anni...» Anche Ornella Muti, solitamente di stanza all’estero (si divide fra Genova, Mosca e Monte Carlo) al momento dello sfratto si trovava nella casa alla Balduina per assistere la madre ammalata.
L'attrice del Bisbetico Domato è attualmente ospite a casa di amici, mentre Naike ha traslocato all’hotel Parco dei Principi, nei pressi di Villa Borghese, con il suo gruppetto di animali (tre gatti, due cani e un criceto). Ma com'erano i rapporti con i proprietari del lussuoso appartamento nella zona VIP di Roma? Lo racconta Naike: «Siamo sempre stati in buoni rapporti con i proprietari, sono nostri amici e ci stavamo organizzando per trovare un’alternativa. I poliziotti e l’ufficiale giudiziario, una donna, sono stati molto gentili, ma è stata comunque un’esperienza orribile: se è successo a noi, non oso immaginare agli altri...».
L'ufficio stampa dell'intramontabile Ornella minimizza, temendo forse il danno d'immagine: «La signora Muti non vive in quella casa, si appoggia lì quando viene a Roma. È un problema dei ragazzi: sono scoppiate delle tubature e sapevano di doversene andare».