Cronache
Pietro Ioia arrestato per droga: ecco cosa succede a fidarsi di Cucchi & co

Pietro Ioia è il garante cittadino dei diritti dei detenuti napoletani, premiato da Ilaria Cucchi e voluto fortemente dal sindaco De Magistris
Pietro Ioia arrestato per traffico di droga e il premio datogli dalla Cucchi. IL CASO
Pietro Ioia è ritenuto dagli inquirenti il “perno principale dell'attività illecita" dell’associazione a delinquere che in cambio di denaro forniva droga e cellulari ai detenuti del carcere di Poggioreale. Per i cellulari -che definiva in gergo “cosarielli”- prendeva 500 – 600 euro che gli erano anche serviti per comprare un motorino al figlio (“quello”). Così si ascolta infatti in una intercettazione: "Adesso vedo di entrare altri due cosarielli là dentro, sotto Natale... devo prendere pure il motorino a quello".
Ioia è il garante cittadino dei diritti dei detenuti napoletani e fu fortemente voluto dall’allora sindaco di Napoli Luigi De Magistris nel 2019. La nomina è stata peraltro confermata appena un anno fa dal nuovo sindaco Gaetano Manfredi.
Significativa la sua storia. Arrestato e poi condannato a 22 anni di carcere per spaccio internazionale di droga, uscì di prigione dal carcere di Velletri nel 2002 e da allora intraprese un percorso di apparente redenzione occupandosi di diritti dei detenuti. Ma torniamo alla vicenda attuale.
De Magistris non sembra pentito della scelta fatta e ieri ha dichiarato: “Scegliemmo Pietro Ioia per dare un segnale di fiducia soprattutto al principio costituzionale della funzione rieducativa della pena. Ioia, pregiudicato per fatti gravi in anni passati, aveva pagato per i crimini commessi, ma aveva da tempo cambiato vita dedicandosi proprio al riscatto culturale e al recupero sociale e umano delle persone che hanno sbagliato".
"Pensavamo che fosse una persona adatta per comprendere il dramma del carcere ed essere un punto di riferimento per chi volesse cambiare nella vita scegliendo la legalità. Come altri, diversi ne conosciamo a Napoli, che da criminali sono divenuti, con successo, testimoni di una vita che può cambiare, nella cultura, nelle professioni, nel sociale. Fu una scelta coraggiosa, come tutte le scelte coraggiose dall’esito per nulla scontato, peccato che Ioia abbia tradito, come sembra, la fiducia in chi crede e continuerà a credere nella funzione rieducativa della pena e di poter offrire sempre una chance di riscatto alle persone”.