Cronache
Pietro Ioia arrestato per droga: ecco cosa succede a fidarsi di Cucchi & co

Pietro Ioia è il garante cittadino dei diritti dei detenuti napoletani, premiato da Ilaria Cucchi e voluto fortemente dal sindaco De Magistris
Anche la Conferenza dei Garanti territoriali dei detenuti ha fatto sapere con il portavoce Stefano Anastasia che: "I Garanti nominati dalle Regioni, dalle Province e dai Comuni da vent'anni svolgono un lavoro prezioso nella tutela dei diritti dei detenuti che è parte della legalità penitenziaria", e che questo "non può essere messo in ombra dall'eventuale abuso dei propri poteri da parte di uno di loro".
Insomma c’hanno paura che qualcuno si svegli e smantelli il bengodi, soprattutto ora che ha vinto il centro – destra. Imponente invece la sfuriata di Francesco Emilio Borrelli deputato dei Verdi in Parlamento che ha dichiarato: "Da tempo chiediamo la rimozione di Ioia dal ruolo di garante, nomina che gli è stata data dalla precedente amministrazione e che avevamo chiesto di non confermare".
Anche perché –continua Borrelli- "due anni fa con il segretario generale del sindacato della Polizia penitenziaria Aldo Di Giacomo denunciammo che c'era un conflitto di interessi nello svolgere quella funzione visto che il fratello dello stesso Ioia era detenuto da diversi mesi nell'istituto penitenziario di Poggioreale".
Per poi concludere: "Più volte dell'attuale garante detenuti comunale ne abbiamo chiesto le dimissioni, sia per aver difeso e giustificato pubblicamente il sistema criminale, ma soprattutto per la sua gestione che a nostro avviso da sempre ha tentato di destabilizzare il sistema carcerario infangando chi opera al suo interno". Da notare che Borrelli è stato citato in giudizio da Ioia per alcune frasi ritenute ingiuriose. Non poteva mancare Ilaria Cucchi che lo ha addirittura premiato nel 2019 -il buonismo è contagioso si sa- con la Onlus dedicata a suo fratello Stefano.
Ad agosto ci eravamo invece occupati di un’altra suggestiva vicenda che vedeva coinvolto il garante dei diritti dei detenuti campani, Samuele Ciambriello (qui per recuperare l'articolo) La ricordiamo in breve. I detenuti di Poggioreale volevano vedere le partite del Napoli gratis su Sky e lui prontamente si era attivato con la piattaforma streaming. Non sappiamo come sia poi andata a finire, ma anche all’ora nell’articolo notammo la pericolosa deriva buonista che stavano prendendo alcune istituzioni. Un ultimo accenno alla scaltra furbizia dello Ioia che in una intervista a FanPage disse: «Se Pietro Ioia sbaglia di nuovo, allora dovete infierire su Pietro Ioia».
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