Cronache
Politici trombati, la scorta resta: status symbol da 255 milioni



Magistrati, politici, cittadini impegnati o semplici volti noti, in Italia vengono utilizzati per i servizi di sicurezza quasi tremila uomini e 1500 auto come in nessun altro Paese del mondo, e il trend dell'assegnazione delle scorte è in aumento.
Secondo un recente dossier pubblicato dall'Italia dei Valori si stima che siano quasi 600 le scorte fornite a personalità politiche, del mondo dell’impresa, della cultura, dello spettacolo e del giornalismo, solo a Roma se ne stimano oltre 200: secondo gli ultimi dati disponibili, nel nostro Paese vi sono 17 dispositivi di primo livello, ovvero considerato a rischio elevato con un equipaggio composto da 3 auto blindate e 9 agenti), 82 del 2° livello (rischio alto, 2 auto e 6 agenti), 312 di 3° livello (rischio intermedio, 1 auto e 2 agenti), e 95 di 4° livello (rischio basso, 1 auto e 1 o 2 agenti).
I COSTI. Secondo le più recenti stime il sistema delle scorte assorbe 255 milioni l’anno. Per una scorta di primo livello si spendono circa 95 mila euro l’anno solo per le missioni in trasferta e 84 mila euro per gli straordinari. Ad esempio nel corso dell’ultima campagna elettorale per le elezioni regionali il ministero dell’Interno ha utilizzato oltre 8.500 uomini, in un periodo di circa tre mesi, per scortare il segretario della Lega Matteo Salvini nei suoi comizi in giro per l’Italia: 110 uomini al giorno che costano nel complesso allo Stato circa 300 euro, 33.000 euro al giorno, quasi tre milioni di euro complessivi.
Tuttavia scorrendo l’elenco degli scortati balzano all’occhio anche dei casi decisamente più discutibili, che denotano come il vizio di considerare la scorta come uno “status symbol” sia ancora, purtroppo, troppo diffuso.
“Anche se può essere comprensibile, ma non giustificabile, la presenza di 6 uomini di scorta all’anodino ex presidente del Consiglio Monti e di 4 poliziotti dietro alla non ben voluta Fornero, la nostra rilevazione sulla sicurezza di politici decaduti e/o trombati ha rivelato moltissime sorprese”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che continua: “Naturalmente neanche Anna Finocchiaro ne fa a meno, ma questa è un’altra storia perché in quel caso, i nerboruti accompagnatori della senatrice sono indispensabili per trascinare i carrelli zeppi di mobili e arredi del magazzino Ikea”, conclude il presidente.