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Cronache
Scuola, le sette parole d'ordine per la ripartenza di genitori e figli

Dopo mesi di prolungata sospensione delle attività scolastiche in presenza, la scuola riapre le sue porte e torna ad essere luogo di socializzazione e apprendimento per bambini e ragazzi. Per prepararsi a sostenere e accompagnare anche i più piccoli in questo passaggio importante, Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro ha messo a punto pochi semplici suggerimenti, attraverso i quali i genitori e gli adulti possano adottare comportamenti e strategie per una ripartenza che si lasci alle spalle i mesi di isolamento che molti bambini hanno dovuto attraversare.

Le sette “parole d'ordine”

Ascoltare. L’ascolto dei bambini è il primo passo per comprendere quale sia il loro stato emotivo rispetto alla ripresa delle attività scolastiche accogliendo le loro eventuali preoccupazioni. Sarà fondamentale non solo rassicurarli e quindi evitare di esprimere eccessiva preoccupazione e ansia legate al contagio da Covid-19, ma anche stimolare la condivisione delle attività scolastiche, il racconto di esperienze nuove, positive e divertenti che vivranno a scuola.

Collaborare. La ripresa delle attività scolastiche dopo la sua sospensione, rappresenta un momento molto delicato sia per bambini e ragazzi che per gli insegnanti. Per questo è indispensabile collaborare con loro, cercando di trasmettere messaggi coerenti in linea con quelli di dirigenti insegnanti e personale scolastico. Solo lavorando insieme si avrà una ripresa sicura e una scuola accessibile a tutti.

Fare squadra con gli altri genitori e sostenere famiglie e bambini che mostrano particolari difficoltà in questo periodo può davvero fare la differenza. Essere solidali e disponibili anche solo ascoltando e mostrandosi propositivi nel trovare soluzioni insieme, può sicuramente essere d’aiuto per le famiglie più vulnerabili.

Fornire informazioni semplici e chiare. Dire la verità nel modo più semplice è sempre la cosa migliore da fare. Informare i più piccoli con un linguaggio semplice e adatto alla loro età è il modo migliore per tranquillizzarli e facilitare la comprensione di ciò che sta accadendo intorno a loro. Per farlo al meglio, ciascun adulto può confrontarsi con la scuola, fare riferimento a fonti ufficiali come ad esempio il Ministero dell’istruzione e della salute.

Rassicurare e approfondire. È essenziale far comprendere a bambini e ragazzi che le nuove regole e i nuovi dispositivi di protezione utilizzati a scuola, sono misure necessarie per garantire a tutti protezione e ripresa delle lezioni in sicurezza. È utile quindi sia spiegare ai più piccoli che a scuola troveranno alcuni cambiamenti strutturali, ma anche proporre momenti di approfondimento, anche attraverso il gioco, per studiare i temi scientifici legati al virus e alle modalità di contagio. Questo aiuterà bambini e ragazzi a sentirsi più consapevoli e comprendere maggiormente anche le indicazioni dei comportamenti da adottare.

Non discriminare. È fondamentale che gli adulti evitino comportamenti o affermazioni che siano discriminatorie nei confronti di eventuali compagni di scuola contagiati o delle persone che provengono da una determinata area geografica. Gli adulti devono essere di esempio e avere la capacità di spiegare ai bambini che commettono atti discriminatori, che si tratta di un comportamento sbagliato. Di fronte a un bambino che dovesse essere invece vittima di discriminazione è importante cercare di coinvolgere gli altri genitori, gli insegnanti e coloro che sono vicini al bambino, per non farlo sentire escluso e per condividere informazioni corrette.

Piccoli gesti che possono fare la differenza. In un clima di tensione, è importantissimo trovare modalità nuove e divertenti per invogliare i bambini a rendere abituali i piccoli gesti di prevenzione. È fondamentale, inoltre, che gli adulti facciano da esempio nel seguire le norme in vigore soprattutto in presenza dei più piccoli. Adottando comportamenti coerenti e valorizzando le attività a scuola creando anche occasioni di divertimento, trasformeranno questi piccoli gesti in sane abitudini.

Fonte: Redattore Sociale

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