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Stretta sul “pezzotto”: oltre 2.000 italiani multati per streaming illegale di calcio e film
Colpiti gli utenti che utilizzano servizi di streaming illegale per guardare partite di calcio, film, serie TV e altri eventi sportivi

Oltre 2.000 italiani multati per l’uso del “pezzotto” tra marzo e aprile 2025
Tra marzo e aprile 2025, la Guardia di Finanza ha individuato 2.282 cittadini italiani che utilizzavano il cosiddetto “pezzotto”, ovvero servizi di streaming illegale per guardare partite di calcio, film, serie TV e altri eventi sportivi. L’annuncio è stato dato direttamente dalle autorità, che hanno spiegato come ciascuno degli utenti identificati abbia ricevuto una raccomandata a casa con l'accusa di aver violato la legge sul diritto d’autore (legge n. 633 del 1941). Nella comunicazione si invita inoltre la persona a presentarsi presso un comando della Guardia di Finanza.
Le sanzioni previste per questo tipo di illecito vanno da un minimo di 154 euro fino a un massimo di 5.000 euro, soprattutto nei casi di recidiva, ossia quando si continua ad accedere a contenuti pirata nonostante una precedente violazione.
Come viene scoperto chi usa il “pezzotto”
Nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso la sede del CONI a Roma, il generale di brigata Gaetano Cutarelli ha illustrato i progressi fatti nella lotta alla pirateria audiovisiva, in particolare nel settore calcistico. Secondo quanto riferito, oggi bastano appena due minuti per identificare un utente che guarda illegalmente contenuti in streaming. Questo è possibile perché l’utente lascia dietro di sé due elementi fondamentali: l’indirizzo internet (IP) con cui accede al servizio – spesso nemmeno protetto da una VPN – e i dati della carta di credito usata per pagare gli abbonamenti ai servizi pirata.