Sud, credere nel territorio. "Ma I politici ci lascino lavorare" - Affaritaliani.it

Cronache

Sud, credere nel territorio. "Ma I politici ci lascino lavorare"


Di @Andrea_Radic


Bova, provincia di Reggio Calabria, è uno dei "Cento borghi più belli d'Italia". Arrampicato sulle propaggini dell'Aspromonte è molto ben conservato sia dal punto di vista urbanistico che architettonico e rappresenta un vero patrimonio culturale. Numerosi stranieri, hanno acquistato delle case, valorizzando il territorio anche dal punto di vista economico.
Un Paese cui non manca nulla per generare crescita, sviluppo turistico, impresa.
Ma non tutto è come potrebbe sembrare, una burocrazia gestita senza particolare visione dalla amministrazione, impedisce a chi vorrebbe investire si farlo realmente.
È così le strutture ricettive sono insufficienti.
Ma gli abitanti ci credono e chi lavoro nel turismo o nella ristorazione ha grande passione, vuole e riesce a valorizzare i prodotti di eccellenza di un territorio che ha grandi potenzialità.
Ne abbiamo parlato con Marcello Mafrica in un'intervista dove ci descrive questo quadro di luci e ombre con qualche indicazione da chi i problemi li vive tutti i giorni rischiando in proprio.

"Dobbiamo crescere con le nostre forze, al sud ci sono molto e opportunità e capacità, ma non si deve pensare di fare il passo più lungo della gamba andando dietro alle promesse dei politici che poi vengono disattese.
Le amministrazioni devono lasciarci lavorare, aiutare la crescita non può andare d'accordo con regole e burocrazia che non tengono in alcun conto le vere esigenze di chi vuole fare impresa.
I politici promettono e poi non si vedono più.
Io credo nella mia attività e in quello che faccio a tal punto da voler investire ancora scontrandomi con una burocrazia ottusa. Mancano le strutture ricettive, e siamo uno dei "Cento borghi più belli d'Italia" ma se vuoi costruirne una, ti mettono i bastoni tra le ruote.
Il paradosso è che la gente crede in questo territorio e nella sua crescita più degli stessi politici".
Il grido di allarme di Marcello Mafrica si trasforma in rabbia per non trovare in chi dovrebbe sostenere lo sviluppo, lo stesso entusiasmo che ci mette lui.
È dunque anche e, come sempre, questione di persone. Paesi e aree crescono perché esistono amministrazioni che si dedicano alla semplificazione e diventano veri partner di chi investe. Altre aree, spesso di straordinario valore turistico e culturale, restano indietro per la miopia di chi dovrebbe amministrare con lungimiranza.


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