Cronache
Consulta: si avvicina la svolta rosa con Marta Cartabia, allieva di Onida

Le dimissioni improvvise del presidente Criscuolo aprono la strada alla svolta rosa per la Consulta. Secondo voci insistenti diffusesi immediatamente dopo le dimissioni comunicate da Criscuolo (motivate dai problemi di salute della moglie), in pole nella corsa alla successione c'è infatti Marta Cartabia, giudice costituzionale e allieva di Valerio Onida, a sua volta ex presidente della Consulta.
Marta Cartabia si è laureato presso l'Università degli Studi di Milano nel 1987 con il massimo dei voti e lode, discutendo la tesi "Esiste un diritto costituzionale europeo?" con relatore proprio il suo maestro Valerio Onida. Ha una formazione molto internazionale. Specializzatasi all'Università di Aix-en-Provence sui temi della giustizia costituzionale comparata, svolge periodicamente attività di ricerca all'estero, in particolare negli Stati Uniti d'America, dove subito dopo la laurea è stata Research Fellow nella Michigan Law School, Ann Arbor, sotto la direzione dei professori J. H. H. Weiler e T. Sandalow.
Dopo numerosi incarichi da docente, tra Italia ed estero, ha incassato la prestigiosa nomina di esperto di FRALEX - "Fundamental Rights Agency Legal Experts", presso l'Agenzia dei diritti fondamentali dell'Unione Europea a Vienna. Dal 2003 al 2006 ha lavorato presso la Commissione europea prima di essere nominata il 2 settembre 2011 giudice della Corte costituzionale della Repubblica italiana dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. A novembre del 2014, contemporaneamente alla nomina di Criscuolo, Cartabia è stata nominata vicepresidente della Corte costituzionale.
E' stato proprio Criscuolo a nominarla e per questo il passaggio tra i due garantirebbe continuità e unità di vedute. Tra i rivali da battere nella corsa alla presidenza, c'è Paolo Grossi, docente di storia del diritto italiano e Giuliano Amato.