Treviso, rivolta contro le case agli immigrati - Affaritaliani.it

Cronache

Treviso, rivolta contro le case agli immigrati

La Commissione medica del Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss 9 di Treviso ha compiuto l'annunciato sopralluogo agli appartamenti di Quinto di Treviso utilizzati per ospitare gli immigrati giunti ieri. La relazione, valutata anche dai tecnici della Prevenzione della Regione Veneto, indica la presenza di condizioni di inabitabilita'. Secondo i tecnici della Regione, " a seguito di quanto emerge dalla relazione pervenuta dal Dipartimento dell'Ulss 9 di Treviso, poiche' in tutti gli appartamenti non risulta esserci l'allacciamento alla rete elettrica tali locali non sono da considerarsi abitabili".? Sul tema, dopo le forti proteste messe in campo ieri da chi gia' abitava nel condominio e il sopralluogo compiuto stamattina dal presidente del Veneto, Luca Zaia, si sta scontrando la politica regionale e romana. "Il Veneto si trova nel pieno di uno scontro tra livelli istituzionali che e' a dir poco sconcertante. Se non prevarranno il dialogo e il coordinamento la situazione e' destinata a trasformarsi da emergenza in caos incontrollabile e pericolosissimo. Cio' che e' accaduto a Quinto di Treviso e' un campanello d'allarme molto grave", sottolinea il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Alessandra Moretti.

"In primo luogo va condannata senza riserve la violenza di chi, in segno di protesta, si e' reso protagonista di un episodio di illegalita' lampante. Ma non posso nemmeno accettare che chi ricopre alte cariche, a partire dal presidente Zaia, diventi fomentatore di rabbia e di scontri sociali che rischiano di diventare ingestibili", ha aggiunto. "Quando Zaia parla di 'dichiarazione di guerra' in riferimento al Prefetto di Treviso o sostiene che si sta 'africanizzando il Veneto', usa parole che vanno in senso contrario alla necessita' di gestire questa emergenza in modo responsabile e lontano dalle strumentalizzazioni politiche", rincara Moretti, secondo cui "siamo di fronte ad una bomba sociale ad alto potenziale. Oggi la situazione e' precipitata: bisogna intervenire con il massimo senso di responsabilita' per scongiurare il peggio. A tutela concreta dei cittadini veneti che subiscono disagi reali, e dei migranti che non hanno alcuna colpa in questo dramma".? A Roma, invece, la senatrice trevigiana e tosiana, Patrizia Bisinella, ha presentato un'interrogazione urgente presentata sia al Senato che alla Camera in cui chiede "al premier Renzi e al ministro dell'Interno Alfano di intervenire velocemente per evitare che questa situazione di tensione e contrasto sociale degeneri al punto da determinare fatti irreparabili". "E' evidente che la decisione di collocare in un condominio residenziale i migranti, per quanto sia l'effetto di una gestione sbagliata del fenomeno da parte del governo, e' risultata inadeguata. Si e' creata una situazione ingestibile che va sanata immediatamente, spostando i profughi e dirottandoli da altre parti", aggiunge Bisinella, che ha anche ricordato come Flavio Tosi abbia gia' presentato una proposta concreta "per cercare di contrastare gli effetti di quest'immigrazione incontrollata, richiedendo al governo il rilascio di un permesso umanitario temporaneo di libera circolazione in Europa dei migranti, cosicche' tutti gli stati membri si facciano carico dell'emergenza". "Questa proposta e' contenuta in una specifica mozione che e' gia' stata approvata da parecchi consigli comunali e che stiamo presentando in ogni amministrazione anche della provincia di Treviso - sottolinea Bisinella - La questione dei profughi e di quanti non hanno titolo per rimanere nello Stato e vanno considerati a tutti gli effetti clandestini va affrontata in modo coordinato a livello nazionale ed europeo. Si devono evitare situazioni che generino degrado, illegalita' ed insicurezza, cosa che invece sta accadendo a Quinto ed in altre aree del Veneto".