Cronache
Turchia, attentato a un matrimonio a Gaziantep: 50 morti
Il terrore colpisce ancora in Turchia
Il terrore colpisce ancora in Turchia. Un'esplosione fortissima ha devastato una sala in cui si svolgeva una festa di matrimonio di curdi a Gaziantep, non lontano dal confine con la Siria. Il bilancio continua ad aggravarsi, almeno 50 persone hanno perso la vita e 94 sono rimaste ferite. E la dinamica va via via chiarendosi: sono stati trovati i resti di una cintura esplosiva sul luogo dell'attentato. Per la precisione, un gilet esplosivo. E il kamikaze - secondo il presidente Erdogan - aveva 12, massimo 14 anni.
Samil Tayyar deputato del distretto per l'Akp, il partito del presidente Recep Tayyip Erdogan, ha subito detto che la firma è quella dello Stato islamico. Una convinzione manifestata successivamente dallo stesso Erdogan: "I terroristi che non possono sopraffare la Turchia e cercare di provocare il popolo puntando sulla sensibilità etnica e settaria, non prevarranno. Non c'è differenza tra il Pkk, l'organizzazione terroristica di Gulen e l'attacco terroristico potenzialmente dell'Is a Gaziantep".
Ma in realtà la festa di matrimonio a Gaziantep in cui è stato compiuto l'attacco kamikaze era in onore di un membro del partito turco filocurdo Hdp. Lo riferisce in una nota il partito stesso. Un funzionario locale riferisce che gli sposi non sono fra le vittime, ma lo sposo è rimasto ferito.
Le immagini diffuse sui social network mostrano donne e bambini con il volto coperto di sangue, la sala completamente distrutta con sedie e tavoli finiti in strada, decine di ambulanze e tanti corpi a terra. Un'esplosione così forte, ha detto un cronista del posto, da essere udita da un capo all'altro della città di oltre un milione e mezzo di abitanti. Poco dopo i social network sarebbero stati bloccati dal governo, come spesso accade in questi casi.
Il primo a parlare di un kamikaze è stato un deputato del Partito per la giustizia e lo sviluppo (Akp), ma poco dopo anche il viceministro Mehmet Simsek ha affermato che tutto lascia pensare a un attentato suicida. "E' un attacco barbarico - ha detto a Ntv - Tutti i gruppi terroristici, il Pkk, l'Is e il movimento di Gulem, stanno prendendo di mira la Turchia, ma con la volontà di Dio, li sconfiggeremo".
La Turchia meridionale è stata più volte colpita in passato: dal Califfato ma anche dai militanti separatisti curdi. Ma non è l'unica regione del Paese presa di mira. A fine giugno tre kamikaze dello Stato islamico hanno ucciso 44 persone all'aeroporto di Istanbul, mentre altre 40 sono morte in un attacco kamikaze ad Ankara a marzo, rivendicato questa volta da un gruppo curdo.
In particolare dal fallito golpe del 15 luglio, una scia di attacchi di diversa matrice sta colpendo il Paese. Solo negli ultimi due giorni, due autobomba contro due diverse stazioni della polizia, hanno causato sei morti e oltre 200 feriti.