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XX settembre 2025, un futuro di fratellanza e pace
La diffusione di disuguaglianze, le tensioni sociali e le cadute valoriali erigono dilemmi sulla possibilità di costruire una società più equa e inclusiva scongiurando un futuro di instabilità

XX settembre 2025, un futuro di fratellanza e pace
Siamo testimoni e preoccupati osservatori di uno dei periodi più complessi e critici attraversati dall’Umanità. Forse siamo pure giunti pericolosamente vicini al bivio decisivo della Storia viste le tante problematiche e le contraddizioni che questa epoca, con crudezza, ci consegna.
Quella del bivio è una metafora che scaturisce da mille motivi e fattori. Nel mondo sono in atto più di 50 conflitti di diversa estensione e intensità che coinvolgono direttamente e indirettamente circa 90 Nazioni. Dall’Ucraina a Gaza i nostri cuori e le nostre menti sono ferite da tanta violenza. Ed è altresì drammatico, a ottant’anni da Hiroshima e Nagasaki, sentire parlare di nuovo di potenziale minaccia atomica.
La diffusione di disuguaglianze, le tensioni sociali e le cadute valoriali erigono dilemmi sulla possibilità di costruire una società più equa e inclusiva scongiurando un futuro di instabilità. A ciò va aggiunta la consapevolezza dei cambiamenti climatici che impongono la scelta di uno sviluppo sostenibile per evitare il caos ecologico. E ancora i cambiamenti portati dai progressi tecnologici e dall’uso sempre più massiccio dell’Intelligenza artificiale.
Di fronte a tutto questo servono scelte sagge e lungimiranti per evitare la caduta finale dell’Uomo verso il punto di non ritorno. I liberi muratori del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, che celebrano il XX Settembre 1870 e l’equinozio d’autunno, hanno la consapevolezza che le decisioni che vengono prese oggi avranno un impatto significativo sul futuro del nostro pianeta e della nostra specie.
Per questo siamo e saremo più che mai impegnati a costruire Ponti di Fratellanza e Archi di Pace che uniscano gli uomini e non li dividano. Che la Luce brilli sempre radiosa nelle menti di chi ha a cuore il Bene dell’Umanità.
Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani Stefano Bisi