Cronache
Yara, la lettera di Bossetti a mamma e sorella: "Sono innocente"
"Ormai la vita mia è solo una sofferenza ma non intendo mollare", scrive Massimo Bossetti dal carcere alla mamma Ester e alla sorella Laura. "Yara?Io innocente"
«Ormai la vita mia è solo una sofferenza ma non intendo per niente mollare», scrive Massimo Bossetti dal carcere alla mamma Ester e alla sorella Laura. «Troppo male ho ricevuto nella mia vita e sarebbe da stupidi mollare adesso, intendo soffrire ancor di più se vogliono farmi questo, e morire anche di crepacuore se non riuscirò più a uscire, ma vi assicuro che mai e poi mai mi autoaccuserò di qualcosa che mai ho fatto e che assolutamente mai potevo fare in vita mia… Laura, il tempo che ci vorrà non me ne frega niente, l’importante è che tu ti renda conto un giorno, che tuo fratello non ti ha mai mentito…».
Sono questi alcuni passaggi della missiva scritta dal muratore condannato per l'uccisione di Yara Gambirasio e che il settimanale OGGI svela nel numero in edicola da domani, un articolo corredato da alcune vecchie foto mai viste di Bossetti. Torna dunque ad affiorare l'ipotesi, già affacciatasi durante il processo, di un tentativo di convincere Bossetti ad autoaccusarsi del delitto coinvolgendo come complice un'altra persona.
