Culture
A breve si scoprirà la cinquina del Premio Strega 2025: vi raccontiamo i dodici romanzi in gara
I libri rientrati nella dozzina e le interviste agli autori: lo speciale di Affaritaliani.it sul Premio Strega 2025

Ci siamo: fra pochi giorni verrà resa nota la cinquina del Premio Strega 2025 e si andrà verso la parte finale dell’ambito riconoscimento. Precisamente, la proclamazione dei finalisti avrà luogo mercoledì 4 giugno, alle ore 18.30, presso il Teatro Romano di Benevento: si terrà una vera e propria presentazione dei dodici autori candidati, per terminare quindi il pomeriggio annunciando la cinquina di quest’anno.
Ricordiamo che, per chi non riuscisse a partecipare di persona – l’evento è generalmente sold out in poco tempo, ma vale la pena tentare di informarsi su eventuali posti rimasti –, la cerimonia sarà visibile anche in diretta streaming su Rai Play, con la conduzione di Stefano Coletta. Sin dalla nascita il Premio Strega è stato indice dei gusti letterari degli italiani. I libri premiati dal 1947 a oggi raccontano il nostro Paese documentandone la lingua, i cambiamenti, le tradizioni.
In merito alla dozzina di quest’anno, che ha scatenato anche qualche polemica per l’esclusione di autori noti e apprezzati, la Presidentessa del Comitato direttivo Melania Mazzucco ha dichiarato: “I titoli candidati all’edizione 2025 del Premio Strega rispecchiano nell’insieme una pluralità di generi e generazioni. Ogni gamma della prosa contemporanea è rappresentata: romanzo, memoir, narrativa non-fiction, graphic novel, romanzo biografico, giallo, noir, thriller, distopico (ma nessun fantasy). Tuttavia i romanzi veri e propri non sono la maggioranza. Predomina il racconto dell’Io: la cosiddetta autofiction o l’autobiografia vera e propria che ricorre, coi suoi fasti e le sue miserie.
Il leit motiv di quest’anno è la follia. Sbriciolamento dell’Io, depressione, crollo psichico. Nel 2025 la salute mentale è un’emergenza sociale, ma anche letteraria. Infine, qualche parola sulla lingua. Tranne che in pochi ambiziosi romanzi simbolisti o sperimentali, si tratta perlopiù di un italiano funzionale. Il dialetto, impiegato nella narrativa di consumo come vezzo di colore, quasi un arredo di scena, diventa ormai nei romanzi di ambientazione contemporanea una scelta voluta di personaggi italofoni, il ricordo (anche polemico o comico) delle radici nella piccola patria, ormai aperta al mondo globale”.

Vediamo, allora, quali sono i dodici titoli in gara:
1. Valerio Aiolli, Portofino blues (Voland), proposto da Laura Bosio.
2. Saba Anglana, La signora Meraviglia (Sellerio Editore), proposto da Igiaba Scego.
3. Andrea Bajani, L’anniversario (Feltrinelli), proposto da Emanuele Trevi.
4. Elvio Carrieri, Poveri a noi (Ventanas), proposto da Valerio Berruti.
5. Deborah Gambetta, Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel (Ponte alle Grazie), proposto da Claudia Durastanti.
6. Wanda Marasco, Di spalle a questo mondo (Neri Pozza), proposto da Giulia Ciarapica.
7. Renato Martinoni, Ricordi di suoni e di luci. Storia di un poeta e della sua follia (Manni), proposto da Pietro Gibellini.
8. Paolo Nori, Chiudo la porta e urlo (Mondadori), proposto da Giuseppe Antonelli.
9. Elisabetta Rasy, Perduto è questo mare (Rizzoli), proposto da Giorgio Ficara.
10. Michele Ruol, Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia (TerraRossa), proposto da Walter Veltroni.
11. Nadia Terranova, Quello che so di te (Guanda), proposto da Salvatore Silvano Nigro.
12. Giorgio van Straten, La ribelle. Vita straordinaria di Nada Parri (Laterza), proposto da Edoardo Nesi.
Nelle prossime pagine per ogni opera in concorso potrete leggerne una presentazione, con tre domande esclusive all’autore/autrice. Successivamente, nell’arco dell’anno e fino al prossimo Premio Strega, approfondiremo ogni libro con una recensione specifica. Buona lettura.