Culture
Chiara Moscardelli e l'affascinante ragazza sulla copertina del suo secondo romanzo...
LA TRAMA DEL NUOVO ROMANZO
Torna Chiara, la buffa e un po' imbranata protagonista di Volevo essere una gatta morta. E stavolta le sue catastrofiche avventure sentimentali si colorano di una tinta gialla che le rende ancora piú avvincenti.
Scrittori, editori, editor, interviste, recensioni, librerie, e-book, curiosità, retroscena, numeri, anticipazioni... Su Affaritaliani.it tutto (e prima) sull'editoria libraria |
Su Affaritaliani.it "l'appello" della scrittrice Chiara Moscardelli:

La vita non è un film (ma a volte ci somiglia) è il mio secondo libro appena uscito per Einaudi Stile Libero. Ma non è di questo che vi vorrei parlare, bensì della copertina. Vedete quella ragazza bionda in primo piano, con quello sguardo spaventato? Ecco, quella ragazza non sono io. Ci tengo a precisarlo perché è la causa di un gigantesco equivoco da cui non riesco più a liberarmi. E a me dispiace molto non essere lei, credetemi. Perché lei, contrariamente alla sottoscritta, riscuote un enorme successo con il genere maschile.
Come ogni scrittore che si rispetti, o che vuole vendere e uscire dall’anonimato, avevo cambiato l’immagine del profilo Facebook, inserendo proprio la copertina incriminata. Da allora la mia vita non è stata più la stessa. Centinaia di richieste di amicizia al giorno, per la maggior parte maschili. Che il mio profilo fosse finito per sbaglio in un giro di siti pornografici? Dovevo indagare…
“Caro…". Scrivo a uno di questi maschi. “Non ci conosciamo, non abbiamo amici in comune. Come mai chiedi la mia amicizia? Hai letto il mio libro?”.
“No, perché sei anche scrittrice?” (Anche rispetto a cosa?) “mi hanno colpito quei tuoi occhioni impauriti, quel tuo sguardo magnetico. Sei una ragazzina così fragile e intelligente…”.
“Ma quella non sono io! E’ la copertina del mio libro!”.
Silenzio.
Cara ragazza della copertina. Non so chi tu sia, ma non devi avere vita facile, fortunata tu.
Io da allora non faccio altro che scrivere appelli su Facebook, dichiarazioni in cui ammetto di non essere io quella fragile donna impaurita. Ma non c’è niente da fare. Sono arrivata a più di 3000 amici e prevalentemente tutti maschi. Che delusione quando si accorgeranno che quegli occhioni impauriti non sono i miei… io però ho la coscienza pulita. Non dite che non vi avevo avvertito!