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Culture

Cinema indipendente a Napoli

Sarà riservata allo Spaghetti Western la terza edizione del Festival del cinema indipendente di Napoli

Dopo il Melodramma degli anni ’40, che ha contrassegnato la prima edizione, e il Peplum degli anni ’60, nella seconda, sarà riservata allo Spaghetti Western la terza edizione del Festival del cinema indipendente di Napoli, la rassegna riservata ai film d’arte, d’autore e sperimentale che non hanno ancora adeguati canali di distribuzione. Promossa da Umberto Santacroce, Vittorio Adinolfi e Nicola Guarino, la rassegna patrocinata dalla Regione Campania e dal Comune di Napoli, ha visto la partecipazione di settanta lavori di registi pervenuti da ventidue Paesi per le quattro sezioni previste: lungometraggi, cortometraggi, documentari ed animazione. La fase finale si svolgerà dal 18 al 20 maggio presso l’Istituto Pontano. Cinque i lungometraggi ammessi all’ultima fase: “Fuori c’è un mondo”, “Effetto domino” e Bandidos and balentes”, rispettivamente degli italiani Andrea D’Emilio, Fabio Massa  e Fabio Mulas; Pure heroine della francese Lou Inglebert e Tatara samurai del giapponese Shoko Watanabe. Novità di rilievo quest’anno è la presenza in giuria dei registi vincitori delle precedenti edizioni che hanno contribuito ad accrescere il carattere internazionale della manifestazione. L’obiettivo degli organizzatori è quello di promuovere le opere di chi è sprovvisto di adeguate risorse finanziarie  e favorire il confronto tra esperienze diverse, proponendosi come vetrina internazionale per pellicole di vario tipo e punto d’incontro tra operatori, cineasti, attori e registi emergenti. Ma, soprattutto, diffondere questo filone dello schermo non distribuito nelle sale cinematografiche. Come nelle precedenti due edizioni, inoltre, sarà allestita nelle sale del Pontano una mostra di manifesti cinematografici d’epoca provenienti dalla collezione privata di Alberto e Rosaria Bruno, dedicata ad un genere specifico.

Eduardo Cagnazzi