Hoepli, è guerra per l’eredità. Indagati per truffa tre familiari - Affaritaliani.it

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Hoepli, è guerra per l’eredità. Indagati per truffa tre familiari

Guerra per l'eredità in casa Hoepli. Gli eredi di Bianca Maria rivendicano il 60%. Accuse a Ulrico Carlo e i suoi figli

Guerra per l'eredità a casa Hoepli. Due rami della dinastia di editori si stanno scontrando per il controllo del pacchetto azionario della casa editrice. Già a dicembre il tribunale civile aveva sequestrato il 60% delle azioni affidandole a un custode. Ora una nuova puntata. Oltre alle cause civili in corso a Milano, in Svizzera e in Liechtenstein, entra in campo anche la giustizia penale, come scrive il Corriere della Sera. I reati ipotizzati? Appropriazione indebita e truffa aggravata dall’abuso del vincolo di parentela. Sotto inchiesta sono finite tre persone: l’ottantenne Ulrico Carlo Hoepli e i suoi figli, Giovanni e Matteo.

Oggetto della contessa è il pacchetto azionario di maggioranza, quel 60% rivendicato dagli eredi di Bianca Maria, la zia centenaria dell’ottantenne Ulrico Carlo, morta a febbraio 2016. Proprio poco prima di morire la donna ha presentato una denuncia querela alla procura della Repubblica con accuse mirate e supportate da documenti che risalgono indietro nel tempo, fino agli Anni Cinquanta. Si parla di "sofisticato disegno criminale", che sarebbe stato voluto dal ramo della dinastia Hoepli guidato da Ulrico Carlo in suo danno, allo scopo di "impossessarsi illecitamente del suo pacchetto azionario".

La rivendicazione di Bianca Maria Hoepli si basa da un lato sull'accordo fra tre fratelli negli anni '50 (a lei sarebbe andato il 20%, a Ulrico e Gianni Enrico il 40% ciascuno) e dall'altro sul fatto che Gianni Enrico Hoepli, prima di morire nel 2006, l'aveva nominata erede testamentaria universale, dandole il suo 40% e quindi, di fatto, il 605 delle quote, ovvero il bastone di comando della società. Ma, secondo Bianca Maria Hoepli, di fatto il ramo "guidato" da Ulrico Carlo (di cui era zia) le avrebbe "impedito" di godere della sua quota azionaria. Quota che varrebbe oltre 40 milioni di euro e che ora viene rivendicata dagli eredi di Bianca Maria.