Culture

“Mediae Terrae”: il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli racconta in un libro l’Appennino centrale

Nel volume edito da Historica Edizioni, la rinascita dopo il terremoto. Centinaia di persone alla presentazione di Grottammare

di Chiara Giacobelli

Che sia perché il senatore Guido Castelli – Commissario Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016 – è molto apprezzato e stimato, che sia perché il tema del centro Italia e del suo futuro interessa fortemente, che sia per la rete di collaborazioni, parternship e progetti condivisi che si è sviluppata in queste zone nell’ultimo decennio, sta di fatto che alla presentazione di Grottammare presso la sala Kursaal – la prima, dopo Roma – sono accorse centinaia di persone. Un pubblico interessato e in ascolto che ha riempito ogni spazio fino a restare in piedi, pur di non perdere le parole del Commissario e aggiudicarsi una copia firmata.


 

Il libro in questione si intitola Mediae Terrae ed è stato appena pubblicato dal senatore Guido Castelli per Historica Edizioni. Dopo il terremoto: la rinascita dell’Italia centrale oltre la fragilità del territorio, questo il sottotitolo che – anticipato da una bellissima foto di Castelluccio – invita il lettore a scoprire verso dove sta andando l’Italia centrale, anche grazie ai progetti Next Appennino e al focus sulla DMO - Destination Management Organization. “Innanzitutto abbiamo applicato il principio: se vuoi arrivare prima, cammina da solo; se vuoi arrivare lontano, cammina insieme agli altri – ha spiegato il Commissario durante la presentazione di Grottammare, ringraziando le tante persone che hanno percorso questo tratto di strada insieme a lui, a cominciare dai sindaci dei singoli comuni – Significa mettere insieme le teste di soggetti diversi. Noi siamo abituati a vivere in posti meravigliosi, ma le comunità unite sono la principale risorsa che potrà aiutarci ad affrontare le grandi sfide del futuro”.


 

La prima, e forse la più preoccupante, è quella che riguarda lo spopolamento di questo territorio splendido ma talvolta inospitale, e più in generale la crisi demografica. Si tratta di due problematiche che in parte vanno di pari passo, ma che si situano a due livelli diversi: la seconda è, a detta del Commissario, più grave della prima e in parte causa della stessa. “Saremo sempre meno e sempre più vecchi” ammonisce Castelli, che analizza la questione anche da un punto di vista economico, legato al sistema delle pensioni.
Quanto al territorio, ci ha tenuto a spiegare che “meno presenza di persone nell’entroterra significa aumento delle superfici boscose, della sterpaglia e maggiore fragilità dell’intero ecosistema, specie a fronte dei cambiamenti climatici. Se mi chiedete quale sia il mio incubo o paura ricorrente, vi direi ricostruire le case e constatare che poi rimangono vuote. Da qui l’esigenza di fare dell’Appennino centrale una vera e propria destinazione turistica, che abbia il potenziale e le capacità per attirare persone da tutto il mondo, nel rispetto dell’ambiente”.

La presentazione che si è tenuta presso la Sala Kursaal di Grottammare è stata organizzata dall’Associazione Altro Orizzonte in collaborazione con la Pro Loco Lido degli Aranci e sarà la prima di molte altre date che toccheranno il centro Italia, tra cui Ascoli Piceno il 7 febbraio e Macerata l’8.
Il Commissario straordinario del Governo per la riparazione, la ricostruzione, l’assistenza alla popolazione e la ripresa economica dei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi il 24 agosto 2016 ha voluto raccogliere all’interno di questo importante volume, Mediae Terrae, una preziosa testimonianza e al contempo un manifesto per il futuro delle comunità colpite dal sisma. Presenti in sala, tra i molti volti della politica e dell’amministrazione locale, il sindaco di Grottammare Alessandro Rocchi, alcuni sindaci dei numerosi paesi coinvolti e rappresentanti istituzionali, a sottolineare l’importanza della collaborazione tra le istituzioni e le comunità nel percorso di ricostruzione.


 

Oltre a presentarsi come una lettura piacevole e interessante per chiunque sia curioso di scoprire qualcosa in più sulla bellezza e la forza dell’Appennino centrale, il libro affronta temi fondamentali quali la resilienza, il coraggio di chi ha saputo rinascere nonostante le difficoltà e le prospettive per uno sviluppo sostenibile delle aree colpite dal sisma. La presentazione di Grottammare, seguita da un lungo firma copie e da un brindisi conclusivo – simbolo di convivialità e speranza – offerto dalla Cantina Carminucci, è stata l’occasione per una riflessione profonda sul valore della solidarietà, della determinazione e della progettualità, ponendo le basi per un dialogo costruttivo sul futuro del territorio. Un cratere che, lo ricordiamo, è stato uno dei più vasti di sempre, con una delle più gravi sequenze sismiche nella storia d’Italia, su una superficie di circa 8.000 metri quadrati, superiore a quella dell’Olanda.
«Il Centro Italia – dopo lo shock, le distruzioni e i lutti degli eventi sismici del 2016 e 2017 – può diventare una nuova “Terra di mezzo”, metafora del luogo in cui si svolgono i fatti della vita, le passioni, le storie, dove cresce e si costruisce il futuro. “Terre di mezzo” sono i luoghi del nostro Appennino centrale, con le radici profonde nel passato e i germogli rivolti al domani».