Culture
Mostre/ L'Expo comincia da "Arts & Foods" alla Triennale di Milano









di Simonetta M. Rodinò
Un'esposizione dentro l'esposizione: anticipatrice di Expo 2015, la rassegna "Arts & Foods. Rituali dal 1851" propone una più che mai ampia panoramica sugli intrecci che hanno legato e legano l'arte, ma anche il design, al rito della nutrizione. La ricchissima mostra, ospite da giovedì sui circa 7mila metri quadrati della Triennale di Milano, si snoda "con un andamento cronologico che copre il periodo dal 1851 all'attualità, attraverso la creazione di ambienti dedicati ai luoghi e agli spazi del convivio, sia in ambito privato sia nella sfera pubblica", spiega il curatore Germano Celant.
Dalla data d'inizio, anno della prima Expo a Londra, si percorre una narrazione affascinante, complici proprio anche le ricostruzioni di ambienti domestici, che permettono di seguire l'evoluzione della produzione di massa e i rituali connessi al consumo. Ecco allora in dialogo, in scala reale, la cucina contadina semplice e spoglia di fine '800 e la sala aristocratica impreziosita da mobili del '700. Una grande vetrina custodisce coltelli di ogni tipo, mentre in altre due si fronteggiano porcellane e argenterie; alle pareti una sanguigna di Renoir del 1865, dipinti e foto d'epoca che sviluppano diversi soggetti iconografici: dalla natura morta alla vita sui campi, dal pranzo all'aperto alla mondanità dei caffè.
Via via scorrono gli anni…si passa dalle cucine economiche dei primi del Novecento, con tanto di manifesti pubblicitari firmati dai grandi illustratori Marcello Dudovich e Leopoldo Metlicovitz, padri del moderno cartellonismo, e la ricostruzione di una pasticceria della Belle Époque, all'arredo cubista cecoslovacco; dalle tele di Braque, Legér, Picasso e Gris alle lampade futuriste di Dottori; dagli oggetti dadà di Man Ray e Marcel Duchamp, in mostra una versione della sua "Gioconda" leonardesca, alla cucina realizzata da Le Corbusier; dai vari tipi di macchine per caffè alla stanza "Zambaraccà", dove D'Annunzio si faceva servire i pasti in solitudine. Poi un tuffo…sopra un mare di seta e plastica navigano tipologie diverse d'imbarcazioni per la pesca, mentre da una parete guardano curiosi i "Pesci" di De Pisis.
Dalle cucine da campo militari della prima guerra mondiale al kit americano di alimentazione degli anni Quaranta. E avvicinandosi agli anni Sessanta…introdotti da un video che riproduce parti del lungometraggio "Play Time" del francese Jacques Tati, si giunge alla pop art americana in cui centrale è il rapporto tra arte e cibo: qui trionfano, tra gli altri, i gessi a forma di dolci di Oldenburg, diversi tipi di distributori di Coca Cola, le Campbell's Soup di Andy Warhol, gli still life di Tom Wesselmann…Ma c'è anche un altro tipo di cibo, quello in sacchetti in dotazione agli astronauti: in mostra la navicella spaziale Cosmos 2004.
Il lungo viaggio continua…al piano superiore, dove s'incontrano gli ultimi lavori. Tra i tanti, le numerose piccole bilance contenenti un profumatissimo caffè realizzate da Kounellis nel 2013, un mega pesce dell'architetto scultore Frank O. Gehry - sue le bizzarre e suggestive lamiere ondulate di titanio del Museo Guggenheim di Bilbao - still life in bianco e nero di Mapplethorpe, una casetta fatta interamente di pane dell'eclettico artista svizzero Urs Fischer, ma anche la carestia del Biafra negli scatti di Don McCullin e ancora lavori di Marina Abramovic, Vanessa Becroft, Andres Serrano… In occasione di Expo Milano 2015, l'ottava edizione del Triennale Design Museum, propone 'Cucina & Ultracorpi', che racconta la lenta quanto inesorabile trasformazione degli strumenti tradizionali della cucina in macchine e automi.
"Arts & Foods. Rituali dal 1851"
Triennale - Viale Alemagna, 6 - Milano
9 aprile - 1 novembre 2015
Orari: tuti i giorni 10 - 23
Ingressi: il biglietto di "Cucine & Ultracorpi" garantisce anche il libero ingresso ad "Arts & Foods".
euro 12 (intero), euro 10 (ridotto convenzioni) o euro 8 (ridotto gruppi); oppure disporre del biglietto di Expo Milano 2015
Infoline: 02/724341 - www.triennale.org